“Sulla nuova zona APEA a Gatteo finalmente il PD ha gettato la maschera facendo chiaramente capire che, attraverso i loro sindaci, appoggeranno il progetto. La loro dichiarata disponibilità all’ascolto dei cittadini è fasulla, perché è “postuma”, esiste solo dopo avere comunque approvato l’APEA”. È questo il commento di Andrea Bertani, consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, dopo che questa mattina il PD ha respinto un ordine del giorno che chiedeva all’Assemblea Legislativa di esprimersi sulla realizzazione della nuova area produttiva ecologicamente attrezzata che l’amministrazione comunale vorrebbe realizzare a sud del casello autostradale dell’A14 e che ha visto la ferrea opposizione dei cittadini che hanno raccolto 1500 firme per opporsi al progetto.
“Oltre a bocciare il nostro ordine del giorno, il PD con la consigliera Lia Montalti in prima fila, ha cercato di fermare la discussione su quest’argomento in aula – spiega Andrea Bertani – un particolare che la dice lunga su quale sia la difficoltà del PD a prendere una posizione chiara e netta contro questo assurdo progetto e che di fatto smentisce quella seppur lieve disponibilità al confronto che c’era stata fino a questo momento. Il PD ha preso in giro i cittadini e il loro ok a quello che secondo noi resta un progetto inutile e dannoso sembra ormai un dato di fatto”.
Nelle scorse settimane il consigliere Andrea Bertani aveva presentato una interrogazione sul tema specificando che la realizzazione di questa nuova area comporterà un’ulteriore diminuzione di suolo non urbanizzato, andando così palesemente contro l’obiettivo che la Regione si è data annunciando il varo della nuova legge urbanistica che andrà in discussione in aula il prossimo 19 dicembre.
“Il nostro giudizio sulla nuova zona APEA non è cambiato – conclude Andrea Bertani – e dopo tante titubanze oggi abbiamo finalmente scoperto qual è quello del PD per cui evidentemente le preoccupazioni di migliaia di cittadini sono un argomento del quale si può benissimo fare a meno di parlare. Semplicemente vergognoso”.