“La nuova legge regionale sui vitalizi è la dimostrazione concreta che quanto chiedevamo da anni, e che il Pd di Bonaccini ci ha sempre negato, era tutt’altro che impossibile da realizzare. Per questo oggi siamo particolarmente soddisfatti di aver raggiunto un altro obiettivo che mette fine a privilegi difesi per troppo tempo da certa politica”. È quanto dichiara Andrea Bertani, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle, dopo che questa mattina l’Assemblea Legislativa ha approvato la nuova legge regionale sui vitalizi agli ex consiglieri adeguandosi così a quanto a livello nazionale il Governo e il MoVimento 5 Stelle avevano imposto prima alla Camera e poi al Senato.
“Si tratta di un’altra tappa importante per il riavvicinamento dei cittadini alla politica, eliminando i privilegi della vecchia politica e ripristinando un principio di equità – spiega Andrea Bertani – Rimodulare i vitalizi degli ex consiglieri attraverso il sistema contributivo, così come succede per il calcolo delle pensioni dei cittadini, comporterà un risparmio di oltre 500mila euro all’anno in Emilia-Romagna e di oltre 150 milioni di euro a legislatura per tutte le altre regioni d’Italia. Un risultato molto importante che rivendichiamo con orgoglio e che dimostra che quanto il Pd e il presidente Bonaccini sostenevano ad inizio legislatura, ovvero che tutto ciò fosse impossibile da realizzare, era una scusa e niente più dettata dalla volontà di difendere i privilegi di qualcuno. E ne è la dimostrazione anche il fatto che anche il PD alla fine è stato costretto ad eliminare furbate e scorciatoie fatte in tutti questi anni per cercare di difendere ad oltranza i privilegi degli ex consiglieri, primo tra tutti il congelamento dell’ammontare degli assegni nonostante i tagli delle indennità introdotti per i consiglieri regionali”.
Il MoVimento 5 Stelle è riuscito anche a migliorare la nuova legge facendo approvare due importanti emendamenti: uno riguarda gli importi degli assegni che saranno soggetti a rivalutazione automatica annuale così come previsto dalla normativa nazionale per i trattamenti pensionistici rivolti a tutti gli altri lavoratori, blocchi o congelamenti compresi. Il secondo, invece, riguarda il diritto alla maturazione del vitalizio che per chi non avesse raggiunto l’età anagrafica prevista che verrà equiparata a quella prevista dalla normativa nazionale per i dipendenti delle pubbliche amministrazioni, prevedendo che per ogni anno di mandato oltre al quinto, l’età richiesta per il pensionamento sia diminuita di un anno fino al limite di cinque.
“Ci sarebbe piaciuto che anche sulla possibilità di cumulare due o più vitalizi il Pd approvasse la nostra proposta che prevedeva un tetto massimo, ma alla fine crediamo che l’introduzione di un taglio più netto per chi ha cumulato più vitalizi possa essere soddisfacente visto che il rischio era quello di veder semplicemente cancellato questo divieto. Ecco perché – conclude Andrea Bertani – siamo molto orgogliosi di aver raggiunto un risultato fortemente voluto per anni e che ristabilisce un minimo principio di equità tra la politica e i cittadini”.
L’intervento in aula del capogruppo Andrea Bertani (28-05-19)