“Ascoltare in Commissione gli ex consiglieri regionali parlare della necessità di continuare a incassare i vitalizi, delle loro difficoltà economiche e di vedove che non sarebbero in grado di rinunciare all’assegno mensile regionale, è stata un’offesa verso tutte quelle persone costrette a vivere con una pensione minima di nemmeno 500 euro al mese. I vitalizi, come sosteniamo da tempo, sono un privilegio e come tali vanno limitati, passando fin da subito al sistema contributivo così come avviene per tutti i cittadini”. È questo il commento di Andrea Bertani, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, in merito all’audizione degli ex consiglieri regionali sul tema della riforma dei vitalizi avvenuta oggi pomeriggio all’interno della Commissione Bilancio dell’Assemblea Legislativa.
“Gli ex consiglieri hanno cercato di arrampicarsi sugli specchi pur di difendere quello che, a nostro avviso, è assolutamente indifendibile – spiega Andrea Bertani – Non è accettabile, infatti, che un ex consigliere che in 5 anni di legislatura ha versato in tutto 60mila euro, nel corso della sua vita riceva un vitalizio di oltre 400mila euro. Come non è accettabile che per i 35 ex consiglieri che tra poco matureranno il diritto a ricevere il vitalizio la Regione affronti una spesa di 25 milioni di euro a fronte di appena 3,3 milioni di euro accantonati”. Il Movimento 5 Stelle ormai un anno fa ha depositato la sua proposta di legge di modifica dei vitalizi, i cui punti cardine sono proprio il passaggio al sistema contributivo e l’innalzamento dell’età ‘pensionabile’, proposte che però proprio l’associazione degli ex consiglieri regionali hanno rimandato al mittente. “Sostenere, come fanno gli ex consiglieri, che la situazione dell’Emilia-Romagna è migliore rispetto a quanto avviene in altre Regioni non può essere una giustificazione tollerabile – conclude Andrea Bertani – Essere i più virtuosi tra gli spreconi non cambia la realtà delle cose. Per questo ribadiamo la nostra posizione e ci aspettiamo che anche altre forze politiche, come la Lega che oggi però in Commissione sembrava aver inaspettatamente perso la sua verve, spingano per una reale ed efficace riforma di quell’anacronistico privilegio che restano oggi i vitalizi”.