Introdurre al più presto l’educazione sentimentale nelle scuole e, soprattutto, investire nella formazione dei professionisti (forze dell’ordine, avvocati, psicologi, operatori della giustizia) affinché sappiano riconoscere fin da subito la violenza psicologica connessa all’abuso narcisistico, un tipo di violenza di cui si parla ancora troppo poco e che vede le vittime subire umiliazioni continue portandole all’isolamento completo: è questo il messaggio lanciato dal convegno organizzato dalla consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle, Silvia Piccinini, dal titolo “Violenza psicologica e abuso narcisistico: come riconoscerli e affrontarli” che si è svolto questa mattina nella sala “Fanti” dell’Assemblea Legislativa a Bologna. Al convegno hanno partecipato anche l’assessora Barbara Lori, assessora regionale alle Pari Opportunità, Angelina Mazzocchetti (settore innovazione digitale, dati, tecnologia e polo archivistico della Regione Emilia-Romagna), Maria Apuzzo, psicologa psicoterapeuta e CTU, Giulia Giordano, blogger e fondatrice di Dialoghi Interiori, prima community in Italia per le vittime di abuso narcisistico e Antonella Liguori, avvocata matrimonialista specializzata in diritto di famiglia e minorile.
Secondo i dati che sono stati forniti durante i lavori del convegno (e che sono frutto dell’indagine regionale sull’attività dei Centri Antiviolenza nel 2022) l’89% delle donne che si sono rivolte ai centri antiviolenza dell’Emilia-Romagna ha denunciato di essere vittima di una violenza di tipo piscologico da parte del proprio partner (tra insulti, umiliazioni, scenate di gelosia e intimidazioni). Un dato che si va a sommare anche al fatto che il 40% delle chiamate arrivate al numero antiviolenza 1522 riguarda proprio la segnalazione di questa tipologia di violenza.
“Questi numeri dimostrano che quando parliamo di violenza sulle donne, spesso tendiamo a prendere in considerazione solo le manifestazioni più evidenti che, purtroppo, portano ad esiti tragici come quella fisica o economica – ha spiegato la capogruppo regionale M5S Silvia Piccinini –. C’è un altro tipo di violenza, quella psicologica connessa all’abuso narcisistico, che non conosce genere e che stringe in una morsa la persona che la subisce, isolandola e portandola a dubitare di sé. Serve, quindi, mettere in campo strumenti per poter riconoscerla e combatterla. Innanzitutto, come da tempo chiede il MoVimento 5 Stelle, introducendo nelle scuole quell’educazione sentimentale e affettiva senza la quale è impossibile imparare a distinguere una relazione tossica da una sana. E poi puntando con decisione su una formazione ad hoc che riguardi i professionisti del settore che ogni giorno si occupano direttamente o indirettamente di violenza contro le donne: forze dell’ordine, psicologi, operatori della giustizia, giudici e avvocati che devono essere preparati per trattare correttamente casi di abuso narcisistico. Solo così – ha concluso Silvia Piccinini – si potrà cercare di limitare la crescita di una violenza che, come i dati dimostrano, oggi purtroppo rappresenta una costante nella vita di moltissime donne”.