“Il Comune dia vita al più presto a un reale processo partecipativo per decidere il futuro dell’ex area militare di Muzzano stralciano l’area di Muzzano dal POC adottato con deliberazione del Consiglio comunale n.27/2017”. È la richiesta di Giulia Gibertoni contenuta in un’interpellanza riguardo all’area di proprietà del Demanio, utilizzata in passato come deposito di artiglieria, e nel 2014 passata nella disponibilità al comune di Valsamoggia, tramite quello di Monteveglio: si tratta di un’area di circa 10 ettari su cui insistevano 6 capannoni da circa 500 mq, 2 stabili abitativi per altri 400 mq ed una corte colonica con due stabili ormai fatiscenti.
“La condizione per far passare definitivamente al Comune l’area era quella che venisse presentato, entro tre anni, un progetto di riqualificazione – spiega Giulia Gibertoni – Un gruppo di cittadini aveva costituito un comitato raccogliendo adesioni e disponibilità di singoli, gruppi, associazioni e, soprattutto, dimostrando un’ampia ricchezza di idee e punti vista per progettare il migliore utilizzo di un patrimonio collettivo condiviso e di quella che veniva valutata come una grande risorsa per la loro comunità. L’intenzione del Comitato era quella di supportare tutta la comunità e l’amministrazione comunale nella scelta della destinazione d’uso dell’area attraverso un percorso trasparente, condiviso, partecipato e basato su principi etici come cura della terra, cura delle persone ed equa distribuzione delle risorse e per questo proponevano un percorso pubblico e partecipato che coinvolgesse dal basso tutti i soggetti”. Percorso partecipativo che però non ha mai avuto luogo tanto che ad aprile del 2017 il Consiglio comunale, ignorando le possibilità della legge regionale 3 del 2010 che offre fondi per processi partecipativi, ha deliberato la realizzazione, per l’area, di un insediamento integrato, costituito da sedi produttive e terziario.
“Si tratta di una scelta sbagliata contro cui i cittadini stanno raccogliendo anche delle firme attraverso una petizione – conclude Giulia Gibertoni – Ecco perché noi chiediamo che sia la Regione ad intervenire sollecitando il Comune di Valsamoggia ad avviare un processo partecipativo, così come previsto proprio dalla legge regionale 3/2010 affinché siano proprio i cittadini a decidere sul futuro dell’area di Muzzano, ma condizione necessaria è che il soggetto decisore, cioè proprio il Comune, sospenda ogni ipoteca futura sull’area, stralciandola dal POC”