“Davanti all’evidente gestione fallimentare del Parco del Delta del Po, aggravata anche dall’emergenza della Valle della Canna, crediamo che sia arrivato il momento da parte del presidente del Parco di dimettersi. Evidentemente non c’è né la volontà, né la capacità, di lavorare per la tutela delle biodiversità di quel territorio”. È quanto Andrea Bertani, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle, che ha presentato un question time sulla situazione della Valle della Canna dopo la strage di volatili che si è verificata nelle scorse settimane.
“Le criticità di quella zona e i possibili rischi per la tutela della fauna e della salute pubblica erano chiari e noti da tempo, come dimostrano le tante denunce pubbliche fatte anche all’interno del consiglio comunale di Ravenna – spiega Bertani – Nonostante ciò il Parco, che doveva vigilare e agire, non ha fatto assolutamente nulla lasciando che la situazione degenerasse e arrivasse all’epilogo che abbiamo avuto davanti agli occhi nelle ultime settimane. Adesso però questa situazione deve cambiare, non si può più andare avanti così. Serve una svolta che non può non passare dalle dimissioni del presidente del Parco per manifesta incapacità”. Nel suo intervento in aula il capogruppo del MoVimento 5 Stelle non ha lesinato critiche nemmeno all’operato della giunta regionale.
“Le nostre denunce riguardo alle situazioni più critiche all’interno di tutto il territorio del Parco del Delta, dall’ex Cercom all’ex zuccherificio passando per la gestione della caccia, sono note ma la Regione in tutto questo tempo ha fatto finta di niente, continuando tra l’altro a finanziare progetti e sostenere un ente che però non ha più come obiettivo primario quello della tutela della biodiversità. Ecco perché – conclude Bertani – davanti a una gestione così fallimentare crediamo che le dimissioni del presidente del Parco siano un atto dovuto e inevitabile”.