Le Regione contrasti il disastroso consumo di suolo che il Comune di Modena vuole attuare con la realizzazione di nuove palazzine in via Morane. È questa la richiesta di Giulia Gibertoni contenuta in una interrogazione indirizzata alla Giunta e che riguarda il progetto di costruzione di più di 500 nuove abitazioni in zona Vaciglio a Modena per il quale l’amministrazione guidata dal sindaco Muzzarelli ha approvato la delibera alla variante al progetto, scatenando così l’ira di un grande numero di cittadini che ha promosso sia una petizione online che cartacea per cercare di bloccare la costruzione delle nuove abitazioni.
“Le preoccupazioni dei cittadini sono del tutto legittime – spiega Giulia Gibertoni – Quello che si vuole realizzare tra via Vaciglio, via Morane e via Nuova Estense è un gigantesco consumo di suolo che andrà oltre i quasi 200mila metri quadri previsti dal progetto visto che non è chiaro se il quartiere sia sufficientemente infrastrutturato per accogliere centinaia di nuovi alloggi e si andranno probabilmente ad aggiungere altre opere extra-comparto per rendere fruibili i nuovi appartamenti, pensiamo ad esempio alla necessità di potenziare il servizio idrico per tutti i nuovi residenti. E questo consumo di suolo reso ancora più grave dal fatto che il nuovo comparto distruggerà un intero corridoio verde, ovvero quello che partendo dal Parco della Resistenza e dalla Stazione Piccola attraversa il quartiere Le Torri e si collega all’aperta campagna vicino proprio all’area di Vaciglio. Come se ciò non bastasse c’è anche il dato che vede a gennaio 2017 ben 17mila case sfitte presenti a Modena, a testimonianza del fatto che costruire centinaia di nuovi appartamenti resta di fatto sostanzialmente inutile”.
Il progetto di via Morane poi per Giulia Gibertoni va nella direzione diametralmente opposta ai proclami della Giunta regionale che parlano di uno stop all’espansione urbanistica in nome della rigenerazione urbana e della riqualificazione degli edifici esistenti. “Il Comune di Modena con questo progetto sta sconfessando in un colpo solo tutto quello che la Regione da mesi dice di voler fare – conclude Giulia Gibertoni – Per questo ci aspettiamo che la Giunta si attivi al più presto chiedendo al sindaco Muzzarelli di abbandonare questo progetto e di trovare delle soluzioni alternative in linea con l’esigenza di mettere un freno all’espansione urbanistica e al consumo di suolo, incentivando la rigenerazione urbana e la riqualificazione degli edifici esistenti”.