“Anche in vista dell’arrivo delle nuove dosi di vaccino, è indispensabile che la Regione acceleri le procedure per mettere al sicuro al più presto le persone fragili e non autosufficienti che al momento sono rimaste escluse dalla programmazione delle prime somministrazioni. Per farlo è necessario coinvolgere di più i medici di famiglia e potenziare l’assistenza a domicilio attraverso le USCA visto che si tratta di persone anziane con deficit motori che non sono seguite dalla rete sanitaria per patologie specifiche, ma la cui condizione sanitaria fragile non consente loro di poter lasciare il proprio domicilio per la vaccinazione”.
È quanto dichiara Silvia Piccinini, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle, dopo che questa mattina l’assessore regionale alla Sanità, Raffaele Donini, ha risposto in Assemblea Legislativa ad un question time riguardo alle difficoltà e i ritardi segnalati nell’accesso alle vaccinazioni anti Covid-19 per persone non autosufficienti e in condizioni di vulnerabilità.
“Serve un deciso cambio di passo per poter assicurare a queste categorie un accesso ai vaccini veloce e senza nessun tipo di discriminazione – aggiunge Silvia Piccinini – Comprendiamo quello che oggi nella sua risposta la Regione ha evidenziato, ovvero le difficoltà anche organizzative che riguardano questo tipo di vaccinazioni, con tempi specifici per la gestione e somministrazioni delle fiale, ma anche in vista dell’arrivo di nuove dosi queste criticità devono essere superate. Ecco perché serve potenziare la rete di somministrazione domiciliare con le USCA e serve anche che le AUSL, con accordi locali, coinvolgano direttamente i medici di famiglia così come fatto a Bologna per esempio. Solo così si potrà garantire a tutte quelle persone non autosufficienti e con difficoltà motorie un accesso senza difficoltà al vaccino” conclude la capogruppo regionale M5S.