“La vicenda che abbiamo denunciato ieri ha portato alla luce la totale mancanza di informazione che ruota attorno a questo tema, non solo nei confronti dei cittadini ma addirittura tra istituzioni visto che oggi sui giornali sia la Regione, per bocca dell’assessore Venturi, che l’AUSL di Reggio Emilia dicono due cose diametralmente opposte”. È questo il commento di Raffaella Sensoli, capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle, sul caso sollevato ieri della bambina di Reggio Emilia i cui genitori saranno costretti a non iscriverla più all’asilo nido perché al momento preferiscono non effettuare il vaccino esavalente che contiene, oltre ai quattro obbligatori per legge, anche i due consigliati.
“Troviamo piuttosto strano che oggi l’ASL di Reggio Emilia sostenga che la legge regionale preveda, visto che il vaccino singolo per difterite non è in commercio, che per la frequenza del nido siano sufficienti i tre vaccini obbligatori – spiega Raffaella Sensoli – Forse l’AUSL ha un testo di legge diverso da quello approvato dall’Assemblea Legislativa a novembre visto che, a quanto ne sappiamo, non si parla di nessuna possibilità di deroga. Anche l’assessore Venturi poi non sembra avere le idee perfettamente chiare visto che ha affermato che chi vuole iscriversi all’asilo non ha bisogno di adempiere agli obblighi che la legge prevede a partire da settembre. Una posizione diametralmente opposta a quanto afferma il sito istituzionale della Regione (http://salute.regione.emilia-romagna.it/news/regione/il-fatto/ai-nidi-e-ai-servizi-per-linfanzia-solo-con-le-vaccinazioni-ora-ci-sono-le-linee-guida) in cui si dice chiaramente che anche i bambini che già frequentano gli asili nido devono essere vaccinati”.
Per questo, secondo la capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle, la previsione che la nuova legge senza una corretta campagna informativa avrebbe comportato dei problemi purtroppo si sta trasformando in realtà. “Lo abbiamo sempre detto – conclude Raffaella Sensoli – quello che fa la differenza su questo tema non sono gli obblighi, le sanzioni, le imposizioni, ma una buona, chiara e capillare informazione, che è proprio quella che oggi manca, come dimostra la lettera dei genitori inviata sia all’AUSL di Reggio Emilia (che però fa finta di non conoscere) e al Ministero. Crediamo che un tema così importante ed impattante sarebbe dovuto essere disciplinato con un apposito regolamento e non con delle linee guida la cui adozione, evidentemente, aveva la sola finalità di sfuggire dal parere della Commissione consiliare competente. Con il particolare che però al momento sta generando l’effetto di creare attorno al tema dei vaccini una confusione generalizzata”.
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