“È inaccettabile che in ambito sanitario, quando si parla di sicurezza sul lavoro, per i propri dipendenti non si pretenda il rispetto di quelle stesse regole che vengono poi richieste ai privati. Così come è inaccettabile che per giustificare questa grave mancanza si utilizzi come unica giustificazione l’esigenza di contenere i costi”.
Giulia Gibertoni ha presentato una interrogazione sul caso del mancato rispetto delle norme per la sicurezza sul lavoro segnalate da alcune sigle sindacali e che riguardano soprattutto i mancati controlli da parte delle AUSL di Modena e Bologna per i medici convenzionati.
“Nonostante le indicazioni riscontrabili nelle linee guida regionali, quasi nessun medico risulta aver ricevuto indicazioni per essere sottoposto a visita, esami ematici ed eventuali vaccinazioni necessarie alla prevenzione per l’esposizione professionale ad agenti infettivi – spiega Giulia Gibertoni – Alcuni medici sembra che abbiano addirittura lamentato disagi e difficoltà ad accedere alle vaccinazioni consigliate da parte del servizio di medicina occupazionale dell’azienda”.
Per questo nella sua interrogazione Giulia Gibertoni chiede alla Regione di intervenire richiamando le AUSL interessate al pieno rispetto della normativa sulla sicurezza sul lavoro. “La pubblica amministrazione deve essere di esempio per il settore privato, non può essere il contrario – conclude Giulia Gibertoni – Non si possono creare delle disparità di trattamento, così come non è accettabile la giustificazione che per il settore pubblico la sicurezza del lavoro viene dopo l’esigenza di contenere i costi. Se si pretende molto, giustamente, dal settore privato allora si deve pretendere altrettanto dal settore pubblico”.