Permettere ai due Comuni confinanti, ma che appartengono a province diverse, di unire le forze: è la proposta che il M5S dell’Emilia-Romagna avanzerà sotto forma di emendamento durante la seduta dell’Assemblea legislativa chiamata ad esprimersi sul legge di bilancio presentata dalla Giunta.
“Quello che proponiamo con il nostro emendamento – spiega Andrea Bertani, consigliere M5S in Regione – è che due Comuni che appartengono a province diverse abbiano lo stesso la possibilità di fondere le proprie funzioni così come prevede la legge regionale 21 del 2012”. La proposta del M5S nasce da un caso concreto ed attuale, come quello del Comune di Cervia in provincia di Ravenna che, secondo l’attuale procedimento stabilito dalla legge regionale, è stato inserito d’ufficio ed in regime di silenzio-assenso nell’ambito Ravennate insieme con il solo Comune di Russi.
“È evidente che si tratta di una palese forzatura delle cose visto che il Comune di Cervia oltre a non confinare con quello di Russi, ha caratteristiche demografiche, morfologiche e socio-economiche totalmente differenti – spiega Andrea Bertani – Al contrario ci sono caratteristiche di maggiore omogeneità con i restanti Comuni del litorale romagnolo, in particolare con quello di Cesenatico, in provincia di Forlì-Cesena, con il quale sarebbe possibile instaurare una migliore sinergia nella gestione ed erogazione dei servizi”.
In particolare secondo il M5S è evidente a tutti l’affinità tra i due Comuni della Riviera: la tipologia di offerta turistica è simile, la stessa Regione parlava un tempo di “Unioni di prodotto” turistico, l’articolazione sociale dei due comuni è quasi coincidente ed, infine, c’è una totale continuità urbanistica. In più nella seduta del Consiglio Comunale di Cervia del 31 marzo 2015, maggioranza e opposizione si sono impegnate in un documento congiunto per la modifica dell’art.6 comma 3 della legge regionale n.21/2102: in sostanza per il superamento del vincolo provinciale all’Unione dei comuni. “Per questo crediamo che con il nostro emendamento si possa dare il via libera a unioni di questo tipo. D’altronde – conclude Bertani – sarebbe semplicemente anacronistico fossilizzarci sui confini provinciali proprio mentre si sta andando verso un superamento di questi enti. Speriamo che l’aula domani possa approvare il nostro emendamento che crediamo sia, prima di tutto, un provvedimento di buon senso”.