Giravolta del PD sulla tutela dei mulini storici. A denunciarla sono Raffaella Sensoli e Andrea Bertani, consigliera e capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle, alla vigilia dell’audizione che si terrà domani all’interno della Commissione culturadell’A.I.A.M.S. (Associazione Italiana degli Amici dei Mulini Storici). “Il Pd si appresta ad approvare una risoluzione che chiede alla Giunta di sostenere, soprattutto in chiave turistica, il patrimonio storico costituito dai mulini storici – spiega Raffaella Sensoli – Proposta lodevole, non c’è che dire, se non fosse che nemmeno due anni fa lo stesso Pd aveva bocciato un nostro emendamento al progetto di legge sul pane che chiedeva la stessa e identica cosa. Evidentemente perché in Emilia-Romagna è vietato approvare qualsiasi proposta che arrivi dal MoVimento 5 Stelle ma è ovviamente consentito riproporla tempo dopo con qualche minima modifica e con in bella vista il logo dem. Un esercizio di coerenza davvero notevole”.
Come ricordano gli esponenti del M5S inserire la tutela dei mulini storici all’interno della legge sul pane avrebbe avuto sicuramente un peso maggiore rispetto all’approvazione di un atto di indirizzo che in ogni caso era già stato approvato con l’ok a un ordine del giorno presentato poco tempo dopo l’emendamento M5S bocciato. “Ricapitolando a ottobre 2017 il PD vota contro la valorizzazione dei mulini storici, quindici giorni dopo accetta l’idea di un generico impegno a farlo, ma solo se i primi firmatari sono consiglieri dem ed oggi si intestano un’operazione senza lesinare parole di elogio a sé stessi, alla giunta regionale, presentando come esempio da seguire e diffondere ciò che lo stesso PD ha respinto solo pochi mesi fa – concludono Sensoli e Bertani – Il Pd ha cambiato segretario, tanti nel Pd hanno cambiato bandiera e corrente (ispirandosi al proprio Presidente), ma quello che non cambia è la loro voglia di pensare solo all’immagine e di impedire l’attività degli altri. A noi interessa la sostanza invece. Abbiamo proposto e abbiamo sempre votato a favore di iniziative che sostengano la nostra tradizione, il nostro patrimonio culturale e la possibilità di sviluppo e lo faremo anche questa volta, pur in presenza di una risoluzione che prende a prestito da noi le stesse cose che il Pd aveva bocciato compatto solo perché non era farina del suo sacco”.