“Nel diffondere periodicamente i dati trionfalistici sulle presenze turistiche in Emilia-Romagna, Bonaccini e la sua giunta hanno sempre nascosto un dato allarmante, ovvero che negli ultimi anni i turisti stranieri nella nostra regione spendono di meno rispetto al resto d’Italia. Segnale questo che deve farci capire che investire sull’attrattività deve necessariamente andare di pari passo con una riqualificazione dell’offerta”.
È quanto sostiene Raffaella Sensoli, consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle, nel commentare i dati forniti da Banca Italia sulla spesa turistica in Italia e che vedono l’Emilia-Romagna perdere dal 2014 al 2018 due posizioni (dalla quinta alla settima) con poco meno di 2 miliardi di euro di spesa, sorpassata da Liguria e Campania e sempre più lontana da Lazio, Lombardia, Veneto e Toscana che occupano stabilmente le prime quattro posizioni e dove la spesa turistica straniera oscilla dai 4,5 ai 7,3 miliardi di euro.
“I dati della Banca d’Italia ci dicono che dal 2014 al 2018 in Italia la spesa dei turisti stranieri è aumentata in media del 21,82%. Ci sono regioni che sono andate molto al di sopra di questo dato, come ad esempio Friuli, Sardegna e Liguria, e altre che non sono riusciti nemmeno a raggiungere questo risultato. Tra queste c’è proprio l’Emilia-Romagna dove la spesa dei turisti stranieri è cresciuta di appena il 14% passando da 1,7 miliardi di euro a 1,9.
“Insomma, è sicuramente vero che da noi i turisti arrivano numerosi ma, forse in tanti, o vengono a tasche vuote o vengono per spendere altrove – aggiunge Raffaella Sensoli – Questi dati confermano quanto diciamo da anni e cioè che non basta puntare sul numero di presenze, ma è indispensabile analizzare quanta ricchezza si porta sul territorio. Diversamente i numeri che ogni anno vengono annunciati servono solamente alla propaganda elettorale della Giunta e non allo sviluppo economico dei territori. Un aspetto che fino a questo momento né Bonaccini e né l’assessore Corsini hanno mai avuto modo di sottolineare durante le loro innumerevoli conferenze stampa celebrative di questi anni. È indicativo il fatto che negli ultimi 5 anni, coincidenti con “l’era” della Giunta Bonaccini, le risorse portate dai turisti stranieri nella nostra regione abbiano rallentato, smentendo i suoi proclami che raccontano sempre e solo una verità incompleta. E visto che sono i dati della Banca d’Italia a rivelare questo aspetto crediamo che sia necessario da parte della Regione puntare su una reale riqualificazione dell’offerta turistica in Emilia-Romagna, puntando di più sulla qualità che sulla quantità in modo da metterci al passo di altre regioni che stanno facendo molto e meglio di noi” conclude Raffaella Sensoli.