“La Regione metta a punto una rete oncologica regionale e aderisca al progetto Periplo nazionale che tende a unificare tutte quelle regionali”. È questa la richiesta di Andrea Bertani e Raffaella Sensoli, consiglieri regionali del MoVimento 5 Stelle, contenuta in un’interrogazione presentata in Regione.
“In Emilia-Romagna la creazione di una rete oncologica è ancora in una fase iniziale – spiegano i due consiglieri del M5S – Nelle Regioni dove invece si è realizzata i pazienti colpiti dal cancro guariscono di più rispetto al resto d’Italia. In particolare, in Toscana la sopravvivenza a cinque anni raggiunge il 56% fra gli uomini e il 65% tra le donne; in Veneto il 55% (uomini) e il 64% (donne) e in Piemonte, di fatto la rete più ‘antica’ visto che è attiva da quasi 20 anni, il 53% (uomini) e il 63% (donne). I vantaggi quindi sono ben visibili: i pazienti possono accedere alle cure migliori senza spostarsi dal proprio domicilio, con trattamenti uniformi sul territorio ed evidenti sinergie e meno sprechi di risorse per il sistema sanitario. Gli ospedali, inoltre, vengono utilizzati solo per le terapie più complesse, alleggerendo i dipartimenti, e le liste d’attesa possono essere ridotte fino al 50%”.
Obiettivi che sono stati rimarcati anche dal progetto Periplo nazionale a cui hanno già aderito 7 Regioni e che punta proprio sull’omogeneità, qualità dell’assistenza e delle cure grazie alle migliori possibilità di accesso e utilizzo di farmaci innovativi, sulla diminuzione delle migrazioni tra Regioni e Sud-Nord con la programmazione e la gestione dei flussi necessari, la diminuzione dei tempi nelle liste d’attesa, aumento della sopravvivenza e delle guarigioni e la gestione ottimizzata per i pazienti al confine tra le Regioni.
“Quello che chiediamo alla Giunta è di seguire la metodologia dettata dal nuovo progetto che tende ad unificare le reti di assistenza oncologica regionale, uniformandosi così alle 7 Regioni che hanno già aderito alla prima fase del progetto ottenendo buoni risultati – concludono Bertani e Sensoli – Per questo serve anche definire al meglio la nostra rete oncologica regionale ed i relativi PDTA, cioè i percorsi diagnostico terapeutici assistenziali, con particolare attenzione anche all’AUSL Romagna”.