“Gli attacchi della Lega al premier Conte e alla decisione, annunciata ieri a Ravenna, dello stop a nuove trivellazioni in Adriatico sono totalmente schizofrenici. In primo luogo perché già nel programma del governo del cambiamento, sottoscritto proprio dalla Lega, c’era scritto nero su bianco che l’obiettivo era quello di decarbonizzare e defossilizzare la nostra economia. Senza contare che lo stesso Salvini e tutta la Lega si erano schierati per lo stop alle trivelle nella campagna referendaria del 2016. Evidentemente la coerenza non è proprio il loro forte”.
È quanto dichiara Andrea Bertani, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle, in merito alle recenti dichiarazioni dell’esponente della Lega, Jacopo Morrone, in seguito all’annuncio fatto ieri a Ravenna dal Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, sullo stop a nuove trivellazioni in Adriatico.
“Smetterla di puntare sulle risorse fossili e investire su quelle rinnovabili significa creare una nuova economia virtuosa, la stessa verso la quale si stanno muovendo tutti i Paesi più avanzati – aggiunge Bertani – Con questo stop il MoVimento 5 Stelle e il Governo parla a milioni di giovani che appena qualche settimana fa sono scesi in piazza per chiedere un’attenzione maggiore ai temi dell’ambiente. Senza contare quello che, anche in Emilia-Romagna abbiamo sempre sostenuto. Ovvero che puntare su fonti energetiche alternative e sostenibili produrrà un effetto positivo sul fronte dell’occupazione e non certamente il disastro che la Lega vuol far intendere. Il loro unico obiettivo è quello di alimentare paure per raggranellare qualche voto in più. Oggi nel settore dell’Oli&Gas si continuano a perdere posti di lavoro mentre sono enormi le prospettive di crescita occupazionale nel campo delle energie rinnovabili. Per questo – conclude il capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle – il settore va sostenuto nella riconversione”.