Basta riunioni a porte chiuse. Giulia Gibertoni ha presentato questa mattina una richiesta di audizione degli assessori Palma Costi e Paola Gazzolo (Attività Produttive e Ambiente) riguardo alla concessione per la ricerca di idrocarburi nell’area Fantozza, tra le province di Modena e Reggio Emilia. “Questo ennesimo e discutibile permesso di ricerca ci ricorda che per l’interesse di pochi si continua a svendere il territorio di tutti – spiega Giulia Gibertoni – E che, evidentemente, di prevenzione della subsidenza, dissesto idrogeologico, inquinamento e della tutela di suolo e sottosuolo al PD importa poco o niente. Inutile nascondersi dietro a un dito: la ricerca di idrocarburi prelude all’estrazione, è solo il primo passo. Per questo abbiamo chiesto che gli assessori all’Ambiente e alle Attività produttive non si limitino ai loro incontri a porte chiuse, come quello che si è svolto ieri in Regione con i sindaci dei territori interessati, ma vengano al più presto a riferire in Commissione“.
“Perché mentre in Emilia-Romagna si moltiplicano i permessi di ricerca, di vantaggi non se ne vedono, non ci sono ricadute economiche positive per i cittadini ma solo svantaggi a fronte di quantità e qualità risibili di idrocarburi e di royalties irrilevanti. Perché la Regione ha rinunciato a difendere il territorio dalle pretese della politica nazionale? – conclude Giulia Gibertoni – In un mondo in cui beni come il suolo e l’acqua diventano sempre più rari e preziosi, si rinuncia a difenderli e mentre si proclama il rilancio del turismo si perde un’altra risorsa: quella del paesaggio. Che si è formato nei secoli e che il PD in poche legislature distrugge, pure vantandosi di riuscire a farlo così bene”.