“La Regione metta fine alla guerra in atto nel trasporto pubblico a Rimini chiarendo una volta per tutte l’ammontare del debito e le modalità di rientro che riguarda Start Romagna e Agenzia mobilità. Altrimenti, come al solito, a pagarne le conseguenze saranno sempre e solo i cittadini”. È questa la richiesta di Raffaella Sensoli, consigliera regionale del M5S, contenuta in una interrogazione riguardo alle polemiche degli ultimi giorni che hanno agitato le acque del trasporto pubblico locale nell’area di Rimini in particolare riguardo all’ammontare del debito che Start Romagna nutre nei confronti di Agenzia Mobilità.
“Al momento ci sono quasi 5 milioni di euro di differenza tra quanto dichiarato dalle due parti, differenze dovute evidentemente a un diverso metodo di calcolo applicato dalle due realtà ma soprattutto a una prassi nel calcolo degli importi dovuti che nel tempo non sono mai stati precisi e puntali come ammesso dal presidente di AM Rimini – spiega Raffaella Sensoli – Il servizio di TPL nel riminese non è nuovo a vistosi contrasti fra AM e START Romagna (società che rispondono agli stessi enti pubblici, che dovrebbero essere portatori degli stessi interessi propri della popolazione locale) e, soprattutto, è risultato in più occasioni penalizzante per le esigenze di mobilità del territorio locale: i disservizi in occasione di fiere di grande richiamo, quali il SIGEP, le cosiddette “multe pazze”, la vetustà del complessivo parco mezzi. Per questo crediamo che sia necessario e non più rimandabile assicurare tariffe omogenee nei diversi ambiti di riferimento delle Agenzie per la mobilità, mutuando le soluzioni più favorevoli alla promozione dell’utilizzo dei mezzi pubblici”.
Per questo nella sua interrogazione la consigliera regionale del M5S chiede alla Giunta di fare chiarezza una volta per tutte sulla vicenda specificando quale sia l’importo reale di quanto dovuto da AM nei confronti di Start Romagna e come si procederà al rientro del debito. “Non vorremmo – conclude Raffaella Sensoli – che per l’ennesima volta si scaricasse ogni costo sui cittadini, magari aumentando il prezzo dei biglietti. Senza contare l’impatto che avranno sui conti di AM i costi dell’inutile e dannoso TRC”.