“La Regione modifichi la convenzione con l’Inps e provveda a rimborsare direttamente alle aziende l’indennità per i tirocinanti che hanno aderito al progetto Garanzia Giovani. È semplicemente assurdo che moltissimi ragazzi siano costretti a frequentare tirocini gratis per mesi a causa dei soliti intoppi burocratici”. È questa la richiesta di Giulia Gibertoni, capogruppo M5S in Regione, contenuta in una risoluzione che verrà discussa nelle prossime sedute dell’Assemblea Legislativa e che i ritardi nei pagamenti dei tirocini aziendali nell’ambito del progetto Garanzia Giovani.
Quello che avrebbe dovuto essere l’attuazione di un piano europeo contro la disoccupazione giovanile, rivolto ai ragazzi di età compresa tra i 15 e i 29 anni, rilanciato dal Governo e attuato in Emilia-Romagna grazie a una convezione datata 17 aprile del 2014 con il Ministero del Lavoro che ha messo a disposizione complessivamente poco più di 74 milioni di euro, sta creando problemi e disservizi ai ragazzi che stanno svolgendo un tirocinio in un’azienda e che non vedono arrivare la parte di indennità mensile della Regione a causa di incredibili intoppi burocratici.
“Le modalità di erogazione dell’indennità per i tirocinanti stabilite dalla Regione, attraverso una convenzione, prevedono che i tirocinanti ricevano dall’Inps la quota a carico del programma Garanzia Giovani (70%) e dalle imprese ospitanti la quota restante (30%) – spiega Giulia Gibertoni – Il problema è che questo meccanismo, come abbiamo potuto verificare da numerose segnalazioni che ci sono arrivate, non funziona. I ritardi nei pagamenti sono all’ordine del giorno e moltissimi ragazzi si trovano nella condizione di non vedere retribuito il loro impegno. Un paradosso se si pensa che questo progetto avrebbe dovuto in teoria offrire loro nuove opportunità. A questo punto è necessario risolvere una volta per tutte questa situazione”.
Per la capogruppo M5S l’unica via d’uscita, contenuta in una risoluzione che verrà presentata in Aula, è quella di rivedere il meccanismo, ovvero che l’intera indennità sia versata ai tirocinanti direttamente dalle aziende, le quali poi saranno rimborsate dalla Regione, senza passare dall’Inps. “Ci sembra una proposta di buon senso che tra l’altro è stata applicata anche da altre regioni, come la Lombardia – conclude Gibertoni – Solo così si può assicurare ai giovani che stanno svolgendo un tirocinio con Garanzia Giovani di ricevere l’indennità con sicurezza e velocità. Invece continuare a portare avanti un sistema dai risultati così fallimentari denota una perseveranza sbagliata e controproducente”.