“La Giunta ha cambiato, dall’oggi al domani, le regole per la concessione dei contributi per la casa dei terremotati, tagliando risorse e, cosa ancor più grave, senza nessun tipo di confronto. Una beffa incredibile che arriva proprio a tre anni esatti dalle scosse del maggio del 2012”.
Giulia Gibertoni, capogruppo M5S in Regione, ha presentato una interrogazione alla Giunta per chiedere spiegazioni riguardo all’ordinanza dell’8 maggio del 2015 con la quale la Regione ha introdotto nuovi criteri per l’assegnazione dei CAS (i contributi per l’autonoma sistemazione) che dal prossimo 1° luglio verranno sostituiti da due nuovi strumenti: il Contributo per il canone di locazione (CCL) per chi al momento paga un affitto a causa della perdita della propria casa, e il contributo per il disagio abitativo ovvero un aiuto forfettario per chi invece ha trovato una sistemazione a titolo gratuito.
“Con i nuovi criteri chi oggi riceve il contributo si troverà a luglio ad avere una cifra minore pur continuando ad abitare nella stessa casa – spiega Giulia Gibertoni – Un effetto assolutamente paradossale frutto di una decisione unilaterale presa dalla Giunta che come al solito si dice vicina alla gente, alle popolazioni che da tre anni ormai hanno a che fare con un disagio costante, e che invece nei fatti non fa altro che aggravare questi problemi. Il tutto senza un minimo di giustificazione se non quella di un calo non meglio precisato delle risorse disponibili”.
Nell’interrogazione presentata dal consigliere del M5S, infatti, si fa notare come l’introduzione dei nuovi criteri non venga giustificato dalla giunta Bonaccini se non con “la mancanza di sufficiente copertura finanziaria per i contributi” a partire dal 1 aprile del 2015. Inoltre c’è un altro aspetto che ha attirato l’attenzione della capogruppo del M5S in Regione, ovvero l’impossibilità da parte di chi si trovasse nella condizione di dover abbandonare improvvisamente la sua sistemazione ad uso gratuito di richiedere in tempi brevi il contributo per la locazione.
“Questo passaggio, da quanto abbiamo potuto capire leggendo l’ordinanza, non è previsto – aggiunge Giulia Gibertoni – Una svista molto grave che non prende in considerazione le reali esigenze della gente e il loro vivere quotidiano in condizioni di assoluta precarietà, come ci hanno segnalato le tante testimonianze allarmate ricevute in queste settimane dai territori del sisma. Chiediamo quindi alla Giunta – conclude la capogruppo Gibertoni – di rivedere questo assurdo meccanismo e di non aggravare con decisioni unilaterali la situazione già grave di cittadini che, dopo tre anni, ancora non vedono la fine dell’incubo”.
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