“È semplicemente vergognoso che i Comuni non siano in grado di stabilire a priori quante e quali siano le utenze che non devono pagare le tariffe per le fognature, obbligando decine di cittadini a file interminabili agli sportelli comunali come sta succedendo a Forlì, quando potrebbero fornire loro stessi ad Hera l’elenco completo di chi non scarica in fognatura. Per questo nei prossimi giorni depositeremo una richiesta di accesso agli atti ad ARPAE, l’ente che materialmente dà il nulla osta alle richieste di scarichi esterni alla rete fognaria, così sapremo per l’intera regione quanti sono esattamente i cittadini che da anni stanno pagando una tassa non dovuta”. È questo il commento di Silvia Piccinini, consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle, riguardo al caso dei pagamenti non dovuti ad Hera per gli allacci alla rete fognaria. Caso che in questi giorni sta suscitando grande interesse da parte dei cittadini grazie ai dati raccolti dai consiglieri comunali del MoVimento 5 Stelle di Forlì, dopo le segnalazioni partite dal M5S di Medicina (Bologna).
“Senza di loro a quest’ora decine e decine di ignari cittadini continuerebbero a pagare nella loro bolletta dell’acqua una tariffa che non è assolutamente dovuta – spiega Silvia Piccinini – è incredibile come i sindaci e i Comuni in tutto questo tempo non si siano fatti carico di verificare questo aspetto, visto che sono loro materialmente a dare le concessioni per gli allacci non in fognatura, continuando così a regalare ad Hera i soldi dei cittadini. Adesso però è arrivato il momento di fare luce su questa situazione. Per questo già dai prossimi giorni saremo noi a chiedere ad ARPAE di fornirci il numero preciso dei pareri con esito positivo concessi in tutta l’Emilia-Romagna delle utenze non collegate alla fognatura pubblica. Solo in questo modo potremmo avere un quadro preciso di una situazione che però già adesso appare mastodontico e molto grave. Ecco perché – conclude Silvia Piccinini – invitiamo i sindaci ad attivarsi fin da subito per chiarire con Hera gli aspetti di questa vicenda e supportare i cittadini nella compilazione della complicata e costosa domanda di rimborso di un pagamento non dovuto che è stato perpetrato nel tempo senza che nessuno se accorgesse. È semplicemente scandaloso che debbano essere i cittadini a dover avviare delle verifiche per una tassa che non avrebbero dovuto mai pagare”.