Il Tribunale di Bologna ha respinto la richiesta di sospensiva avanzata dai comitati, in merito al progetto del cosiddetto ‘Cubo di Valsamoggia’, il mega deposito di materiale plastico che la ditta ILPA vorrebbe realizzare al confine tra Bazzano, Savignano sul Panaro e Castelfranco Emilia.
“Si tratta di una pessima notizia che però non fermerà di certo la nostra battaglia contro la realizzazione di questo ecomostro che creerà dei danni permanenti al nostro territorio – commenta Giulia Gibertoni che nei giorni scorsi aveva presentato una interrogazione alla Giunta regionale chiedendo di bloccare il progetto – Per questo continueremo a supportare le richieste dei comitati in attesa che arrivi sia il giudizio della Regione su questo progetto che il pronunciamento del TAR, visto che sono pendenti 4 ricorsi presentati, tra l’altro, anche dal Comune di Savignano. Stupisce però che questa battaglia per il rispetto della legalità e della tutela del territorio non interessi, anzi infastidisca, i sindacati che sembrano essere più interessati ad assecondare l’atteggiamento dell’azienda che ha affermato di voler abbandonare ogni investimento se il progetto dovesse essere bloccato. Viste le loro recenti dichiarazioni, ci sembra che abbiano confuso il loro ruolo con quello di Confindustria”.
“Un territorio è integrazione di tanti elementi e della loro coesistenza e valorizzazione reciproca – conclude Giulia Gibertoni – Non si può calpestare storia, identità, paesaggio e sicurezza sventolando lo spettro di gravi ripercussioni dal punto di vista economico. Nessuno ha mai messo in dubbio il valore di un’attività produttiva se rispettosa delle leggi e del territorio che la circonda. Ma noi siamo dalla parte del lavoro buono, quello rispettoso delle regole, della salute e dell’ambiente. Questo è l’unico lavoro che noi difendiamo, il lavoro che distrugge l’ambiente non è lavoro buono. E se i sindacati non capiscono questo, continueranno a perdere iscritti come sta accadendo da anni”.