Azzeramento del gap rispetto agli stipendi degli uomini, assicurazione di un’autentica parità di genere anche per quanto riguarda i livelli pensionistici. Via libera dall’Assemblea Legislativa alla risoluzione presentata Giulia Gibertoni che chiedeva alla Giunta di intervenire per azzerare le discriminazioni che riguardano il livello delle retribuzioni delle donne rispetto a quelle dei colleghi uomini. Il documento è stato approvato questa mattina nel corso della seduta della Commissione Parità.
“Come tutti i dati confermano le donne subiscono ancora una forte discriminazione a livello salariale in tutta Europa, guadagnano di meno rispetto agli uomini, hanno ruoli e responsabilità peggiori e spesso godono di contratti precari – spiega Giulia Gibertoni – In Emilia-Romagna, nonostante vi sia una buona produzione legislativa che tende a tutelare e proteggere il lavoro delle donne, non sembrano esserci ricadute positive significative sul versante delle differenze salariali, visto che la forbice tra gli stipendi oscilla anche oltre il 20%. Nella sua risoluzione Giulia Gibertoni chiedeva alla Giunta, oltre che di riconoscere l’esistenza di molte cause che esasperano il divario retributivo tra donne e uomini, soprattutto di “inserire nel “Piano interno integrato delle azioni regionali in materia di pari opportunità di genere” come obiettivo prioritario quella della parità e di intervenire subito nelle sedi di confronto Stato-Regioni introducendo dei correttivi affinché lo squilibrio salariale in essere, tra uomini e donne, non si avesse ripercussioni anche sul sistema previdenziale.
“Siamo molto soddisfatti che la nostra proposta sia stata accolta – conclude Giulia Gibertoni – Si tratta di un argomento sul quale la Regione deve fare di più e la nostra risoluzione sancisce proprio un punto dal quale partire per cercare di azzerare delle discriminazioni che sono ancora molto forti anche in Emilia-Romagna e che non possono essere più tollerate”.