“La stazione di Castelfranco non può restare senza il servizio biglietteria. Sarebbe l’ennesima beffa per i tantissimi pendolari che ogni giorno viaggiano in terno per spostarsi a Bologna o Modena. La Regione ha il dovere di garantire questo servizio e deve farlo al più presto”. Giulia Gibertoni, capogruppo M5S in Regione, ha presentato questa mattina una interrogazione sulla stazione ferroviaria di Castelfranco Emilia che dal prossimo 15 giugno corre il rischio di veder sospeso il servizio di biglietteria.
“Fino ad oggi, grazie a un contratto stipulato con il Comune di Castelfranco e Seta, il servizio di vendita dei biglietti ed abbonamenti di treni e bus è stato garantito da un gestore privato. Contratto che però è in scadenza il prossimo 15 giugno e che il Comune di Castelfranco non vorrebbe rinnovare pur di risparmiare 10mila euro, ovvero la quota di contributo annuale a suo carico – spiega Giulia Gibertoni – Al suo posto sembra che l’amministrazione voglia affidare il servizio di biglietteria a dei non meglio precisati volontari che si troverebbero così a dover gestire emettitrici, servizi di pagamento elettronico e cassa senza nessuna esperienza. Il rischio concreto è che, come al solito, a rimetterci siano i pendolari che si troveranno da un giorno all’altro con l’ennesimo servizio depotenziato, se non addirittura azzerato. Per questo crediamo che la Regione debba intervenire al più presto”.
Secondo Gibertoni la vicenda di Castelfranco deve fare i conti anche con la delibera regionale n.1317 del 2013 sugli “Indirizzi e vincoli al gestore dell’infrastruttura ferroviaria regionale per l’affidamento dei servizi ferroviari di competenza regionale” che prevedeva, tra gli obiettivi rilevanti fissati dalla Regione Emilia-Romagna, quello di “migliorare la qualità delle stazioni e delle fermate nel territorio regionale in modo che divengano punti di eccellenza sia sotto l’aspetto funzionale che di accessibilità e di integrazione, e la garanzia di una tempestiva, adeguata ed integrata informazione all’utenza in tutte le stazioni e fermate attraverso l’ausilio di dispositivi evoluti di comunicazione, sia visivi che sonori”.
“Sarebbe interessante capire quali sono gli strumenti che la Regione ha per evitare che decisioni unilaterali dei Comuni, come dimostra il caso di Castelfranco, vadano palesemente contro le direttive previste dalla delibera regionale – aggiunge la capogruppo M5S – Magari si potrebbe pensare alla creazione una società ad hoc per la gestione delle stazioni ferroviarie non affidate ad Fs, in modo da garantire standard di qualità uguali su tutto il territorio regionale. È inaccettabile e profondamente ingiusto nei confronti dei pendolari che l’erogazione dei servizi cambi di stazione in stazione a seconda delle esigenze dei singoli Comuni. Bisogna trovare una soluzione adeguata al più presto, cominciando proprio dal caso di Castelfranco”.