“La Regione dica qual è la sua strategia per cercare di garantire un futuro ai lavoratori licenziati dalla Stampi Group. Al momento non ci pare che nessuno della Giunta abbia ancora aperto bocca, a meno che l’idea di Bonaccini non sia quella di adottare il metodo Poletti e invitare le 60 famiglie che da un anno sono a casa senza lavoro ad organizzare un mega torneo di calcetto per trovare un altro posto di lavoro”.
È questo il commento di Silvia Piccinini, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, che ha presentato una interrogazione alla Giunta dopo il licenziamento dei lavoratori dell’azienda di Monghidoro che non potranno nemmeno godere degli ammortizzatori sociali come la cassa integrazione. “La situazione che ha portato al licenziamento dei dipendenti è molto grave anche perché arrivata nel bel mezzo di una trattativa che sembrava potesse in qualche modo salvaguardare, se non tutti, almeno la maggior parte dei posti di lavoro – spiega Silvia Piccinini – Adesso la Regione che su questa storia è stata sempre alla finestra deve darsi una mossa, in primo luogo cercando tutte le strade possibili affinché questi lavoratori non debbano subire oltre al danno enorme del licenziamento anche la beffa di non poter usufruire di nessun ammortizzatore sociale”.
Per questo nella sua interrogazione la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle ha chiesto alla Giunta di indicare se per i lavoratori della Stampi siano attivabili strumenti come l’assegno di ricollocazione, al momento ricondotto ad una sperimentazione nazionale, o se intenda attivare direttamente servizi analoghi.
“Quello che speriamo è che Bonaccini non si limiti a proporre una partita a calcetto a queste persone, così come vorrebbe fare il ministro Poletti, per cercare una soluzione al loro problema – conclude Silvia Piccinini – Serve un impegno preciso, basta promesse”.