“Iren ha giustificato la sospensione del Giro Verde con l’esigenza di risparmiare risorse ma poi non ha badato a spese per predisporre una campagna pubblicitaria per annunciarla quando magari avrebbe potuto sfruttare dei canali di comunicazione tradizionali come l’annuncio in bolletta a costo zero”. È questa la denuncia di Gianluca Sassi, consigliere regionale del M5S, che ha presentato una interrogazione alla Giunta riguardo alle polemiche che nei giorni scorsi hanno toccato la multiutility Iren dopo la decisione di sospendere per il periodo invernale la raccolta di compost (sfalci d’erba, foglie e potature di provenienza domestica).
“Una decisione che a quanto pare Iren aveva preso e annunciato già a luglio ma che di fatto però ha colto di sorpresa molti cittadini che hanno dovuto fare i conti con la sospensione del servizio da un giorno all’altro – spiega Gianluca Sassi – Evidentemente qualcosa a livello comunicativo non ha funzionato, anche se è stata predisposta una campagna pubblicitaria a pagamento sui media locali, come ha annunciato la stessa Iren pochi giorni fa, oltre alla stampa di oltre 40mila volantini. A questo punto ci chiediamo se la spesa per informare i cittadini della sospensione del Giro Verde non abbia superato il risparmio che la stessa doveva generare. Se così fosse sarebbe una vera beffa, soprattutto per le tasche dei cittadini”.
Per il consigliere regionale del M5S Iren aveva a disposizione strumenti sicuramente più efficaci per comunicare la sospensione del servizio di raccolta, come l’invio di sms o messaggi di posta elettronica agli utenti, oppure più semplicemente la comunicazione della novità all’interno delle bollette che vengono già recapitate a domicilio. Per non parlare dell’intesa attività di teleselling di cui anche Iren usufruisce per promuovere i suoi servizi. “Visto che la decisione di sospendere il Giro Verde era stata annunciata a luglio – conclude Sassi – crediamo che ci fosse tutto il tempo per scegliere e utilizzare lo strumento di comunicazione più adatto per far conoscere la novità ai cittadini. E invece si è scelto quello più dispendioso e che, viste le lamentele degli utenti, non è stato di certo il più efficace. Piuttosto che inseguire dei risparmi tagliando i servizi Iren prenda in considerazione l’ipotesi di dare una bella sforbiciata ai premi e agli stipendi dei suoi dirigenti. Quelli sì che sarebbero tagli davvero efficaci”.