“I provvedimenti anti smog messi in campo da Comune e Regione sono stati finora drammaticamente insufficienti. Sia il Piano aria che il nuovo accordo sottoscritto dalle Regioni del bacino padano rischiano nuovamente di fallire tutti gli obiettivi. Per questo crediamo che servano nuovi interventi di tipo strutturale e già da subito per migliorare la qualità dell’aria anche a Rimini”. È questa la richiesta di Raffaella Sensoli, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle, contenuta in una interrogazione indirizzata alla giunta regionale che riguarda la qualità dell’aria a Rimini”.
“La centralina di monitoraggio di via Flaminia ha registrato, nel corso del 2017, 57 sforamenti rispetto ai 51 del 2016, mentre la centralina del parco Marecchia ne ha registrati 42 rispetto ai 31 del 2016, superando entrambe il limite di un massimo di 35 sforamenti per anno; problema che si ripresenta ogni anno e che non è migliorato dopo l’approvazione del piano aria regionale – spiega Raffaella Sensoli – Anche nel Comune di Rimini ad aggravare la situazione dello smog non è solo il traffico stradale, ma anche l’attività dagli impianti di riscaldamento, e per questo le cosiddetta domeniche ecologiche ed altre limitazioni sporadiche del traffico sono alla fine un semplice palliativo di irrilevante incidenza sulla qualità dell’aria come media annuale”. Ecco perché nella sua interrogazione la consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle chiede un cambio di passo immediato.
“I provvedimenti finora adottati, sia dal Comune di Rimini che dalla Regione Emilia-Romagna, per migliorare la qualità dell’aria che respirano i cittadini, si sono dimostrati sostanzialmente inefficaci e praticamente ininfluenti – aggiunge Raffaella Sensoli – tanto che la variabile decisiva nel determinare lo stato della qualità dell’aria, nel Comune di Rimini, come negli altri centri urbani del territorio regionale, risulta essere ancora legata alle condizioni climatiche, alla pioggia piuttosto che a una giornata di sole. Per questo chiediamo alla Regione interventi strutturali ed urbanistici per ripensare la mobilità e riprogettare le città stesse. Serve ridisegnare gli spazi pubblici, strade e piazze con questo obiettivo, centri urbani rinnovati, in grado di tornare a respirare anche grazie alla creazione di nuovi spazi verdi e alla piantumazione di nuovi alberi in città, in centro e nelle periferie. Sarebbe fondamentale avviare la riqualificazione degli edifici privati e pubblici, per diminuire i consumi energetici e le emissioni inquinanti. Questa potrebbe essere la strada da seguire non quella messa in campo fino ad oggi che – conclude Raffaella Sensoli – chiediamo alla Regione quali benefici o miglioramenti abbia prodotto per quel che riguarda la situazione di Rimini. Rimini e la pianura padana stanno soffocando: non possiamo affidarci alla danza della pioggia”.