“Visto l’ennesimo colpo di spugna della Regione sulle misure anti-smog, con il rinvio al 2021 dello stop agli Euro 4, crediamo che l’Emilia-Romagna debba almeno prevedere l’obbligo di utilizzare all’aperto la mascherina durante i giorni di eccessivi sforamenti. In questo modo si darebbe anche una prima risposta concreta al tema sollevato da diversi studi scientifici che hanno dimostrato come l’inquinamento atmosferico possa accelerare la diffusione del Covid-19”. È la richiesta avanzata da Silvia Piccinini, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle, alla vigilia dell’entrata in vigore delle norme anti-smog che scatteranno a partire dal prossimo 1° ottobre.
“Mentre altre Regioni, e adesso anche il Comune di Bologna, introducono l’obbligo della mascherina anche all’aperto, crediamo che indossare questo strumento di protezione quando l’aria delle nostre città diventa praticamente irrespirabile a causa dell’elevata concentrazione di Pm10 e polveri sottili, sia la cosa migliore da fare – aggiunge Silvia Piccinini – Visto l’immobilismo che caratterizza la Regione in tema di miglioramento della qualità dell’aria, introdurre questo accorgimento potrebbe essere un segnale importante in vista di un periodo particolarmente delicato che ci accingiamo ad affrontare, legato anche a particolari condizioni climatiche ed antropiche che potrebbero favorire un aumento dei contagi da Coronavirus. Se si continuano a non voler prendere decisioni coraggiose per cercare di migliorare la qualità dell’aria, decisioni come quelle di rendere obbligatorie le mascherine all’aperto diventano quasi una scelta obbligata” conclude la capogruppo regionale M5S.