“Le sei domeniche ecologiche annunciate dal Comune di Bologna sono semplicemente ridicole e rappresentano l’ennesimo tentativo di non affrontare con determinazione ed efficacia il problema della qualità dell’aria che respiriamo ogni giorno”.
È questo il commento di Silvia Piccinini, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle, riguardo all’annuncio dei nuovi provvedimenti che scatteranno a Bologna dal 1° ottobre 2018 al 31 marzo 2019 in ottemperanza al Pair 2020.
“Si tratterà di una vera e propria pagliacciata e di una totale presa in giro dei cittadini – spiega Silvia Piccinini – A dimostrarlo c’è il fatto che a poter circolare saranno solo le auto totalmente elettriche. Auto che fino allo scorso anno nell’intera area bolognese erano appena 75. Paradossale poi che l’assessore Priolo inviti nei giorni di blocco i cittadini ad utilizzare il servizio di car sharing quando quello appena presentato proprio dal Comune di Bologna in pompa magna utilizza, a quanto ne sappiamo, auto a benzina e che ovviamente non potranno essere utilizzate durante le domeniche ecologiche. In un comune tra l’altro dove il Servizio Ferroviario metropolitano è ancora fermo al palo. Insomma, questa è la dimostrazione lampante della totale incapacità degli amministratori PD, in Comune come in Regione, di affrontare seriamente il problema dell’inquinamento e della qualità dell’aria e di attuare una reale mobilità sostenibile. Invece si continua a progettare interventi sulle cosiddette ‘grandi opere’ che porteranno ad un aumento esponenziale dell’inquinamento atmosferico, come il Passante di mezzo, e poi si attuano palliativi che non serviranno a nulla.
Anche la Regione, in questo senso, è stata “disastrosa visto che non sta puntando con decisione sulla crescita del numero di auto elettriche, così come il MoVimento 5 Stelle gli aveva chiesto di fare, ma ha preferito investire sugli incentivi su quelle ibride che, per chi non lo sapesse, inquinano esattamente come i veicoli a metano. La lotta all’inquinamento ha bisogno di provvedimenti seri non di spot né prese in giro” conclude Silvia Piccinini.