“Il pasticcio colossale fatto sul blocco degli Euro 4 rischia di avere delle pesantissime ripercussioni anche sul PAIR. L’emendamento presentato dalla Giunta di fatto lo sconfessa e ne annulla qualsiasi obiettivo programmato. Ecco perché abbiamo chiesto che una decisione del genere dovesse necessariamente passare dalla Commissione Ambiente prima di arrivare in aula. E il fatto che la giunta abbia deciso per l’esatto contrario evidenzia ancor di più la confusione in cui sono piombati”. È questo il commento di Silvia Piccinini e Andrea Bertani, capogruppo e consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, in merito alla modifica al PAIR sulle limitazioni alla circolazione presentate dalla Giunta e che rimandano di 2 anni, fino al 2020, lo stop per le auto Euro 4.
“Il MoVimento 5 Stelle ha scelto di non prendere parte all’ennesima pagliacciata messa in campo dalla ditta Bonaccini&Gazzolo su un tema così importante come la qualità della nostra aria – spiega Silvia Piccinini – Per questo abbiamo scelto di non partecipare al voto. È semplicemente paradossale che la Regione si dipinga come ambientalista incompresa visto che tutti i progetti portati avanti fino ad oggi, dal Passante di Bologna all’autostrada Cispadana e alla bretella Campogalliano-Sassuolo, vanno tutti nella direzione diametralmente opposta a quella della costruzione di una mobilità realmente sostenibile e che invece il Governo ha già inserito nella nota di aggiornamento del DEFR”.
“Troviamo francamente assurdo che dall’approvazione del PAIR lo scorso anno la Regione non abbia mosso un dito per preparare i cittadini a un cambiamento così importante – aggiunge Andrea Bertani – Non c’è stata nessuna campagna informativa, nessuna previsione di incentivi per la rottamazione dei veicoli più inquinanti. Niente di niente. E fa francamente sorridere che adesso il PD trovi il coraggio di scaricare ogni responsabilità sulle altre regioni dell’area della pianura padana che non hanno seguito il loro presunto moto di ambientalismo estremo”. “Adesso quello che chiediamo alla Regione – concludono Piccinini e Bertani – è di avviare fin da subito tutti i provvedimenti possibili per preparare i cittadini alla scadenza del 2020. Termine che oggi la Giunta ha fissato come perentorio ma che temiamo che lo sia fino al loro prossimo, e sempre più probabile, ripensamento”.