“La Regione richieda la dichiarazione dello stato di emergenza e la nomina di una struttura commissariale che operi sui territori delle diverse Regioni del bacino padano interessate dal problema dello smog, per snellire le procedure e adottare misure univoche straordinarie sui territori interessati. Misure che devono tutelare la popolazione e non danneggiare le attività economiche in modo iniquo”.
È quanto chiede Giulia Gibertoni all’interno di un’interrogazione presentata alla giunta regionale dopo il dietrofront formalizzato ieri dal presidente Bonaccini sui provvedimenti per migliorare la qualità dell’aria in Emilia-Romagna. “La Regione Emilia-Romagna dopo aver annunciato lo stop ai veicoli euro 4 è ritornata sui suoi passi ammorbidendo le sue posizioni e intervenendo con misure che hanno dimostrato in passato di non produrre gli effetti voluti sulla qualità dell’aria – spiega Giulia Gibertoni – La decisione repentina da parte della Giunta di bloccare le auto euro 4 purtroppo lascia innanzitutto presagire che i dati sull’inquinamento atmosferico siano arrivati a soglie allarmanti che non permettono esitazioni sul tema, altrimenti non si giustificherebbe la presa di posizione della Regione. Il blocco delle auto è una misura utile in determinate condizioni, ma non è sufficiente tenuto conto che esistono altre fonti di inquinamento altrettanto dannose come i vecchi impianti di riscaldamento su cui bisognerebbe intervenire con incentivi per un’immediata sostituzione”.
Ecco perché nella sua interrogazione Giulia Gibertoni, evidenziato che ricorrono i presupposti previsti dalla normativa vigente per la dichiarazione dello stato di emergenza, chiede di procedere con la massima sollecitudine all’eliminazione dello stato di pericolo sanitario e ambientale in atto sul territorio della regionale. “Inoltre – conclude Gibertoni – si dovrebbe prevedere, come già avevo richiesto in una mia precedente interrogazione, a rendere gratuito il trasportopubblico urbano nei periodi di massima allerta per l’inquinamento atmosferico oltre a prevedere maggiori incentivi per la rottamazione dei veicoli circolanti particolarmente inquinanti. Concentrarsi sulla mobilità è necessario ma non bisogna fermarsi solo a questa misura. Serve anche un monitoraggio sulle altre fonti di inquinamento atmosferico per evidenziarle e porre dei correttivi. La Regione deve dare risposte alla collettività per quanto riguarda la tutela della salute, non può esimersi dal tutelarla, naturalmente cercando di impattare meno possibile sulle attività economiche, ma tenendo presente che la salute dei cittadini è un diritto prioritario”.