“Concludere a dicembre lo studio epidemiologico sulle possibili correlazioni tra inquinamento e diffusione del Covid-19 rischia di non avere nessun effetto immediato sul miglioramento della qualità dell’aria. Per questo crediamo che si debba accelerare il più possibile questo processo, senza ulteriori perdite di tempo e senza ricercare dati che già oggi sono disponibili”.
È quanto chiede Silvia Piccinini, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle, riguardo alle misure prese dalla Regione Emilia-Romagna per quel che riguarda il miglioramento della qualità dell’aria in relazione alla diffusione del Covid-19 già annunciate nei giorni scorsi dall’assessore regionale all’Ambiente Irene Priolo.
“Fissare a giugno la scadenza per l’analisi sui dati tra inquinamento e Covid e a dicembre quella per l’indagine epidemiologica ci sembrano un modo per rimandare ancora una volta decisioni che non possono essere più rimandate – spiega Silvia Piccinini – Quando i risultati di queste indagini saranno disponibili sicuramente ognuno di noi avrà ripreso a vivere con le consuete abitudini e sarà molto più difficile chiedere un cambiamento di stili di vita, soprattutto per quel che riguarda gli spostamenti, per privilegiare una mobilità sempre più sostenibile. Ecco perché crediamo che la Regione debba necessariamente accelerare i tempi, prendendo come riferimenti quegli studi e quelle ricerche scientifiche che già oggi sono disponibili e quindi poter programmare la cosiddetta ‘fase 3’ già da adesso. Non possiamo permetterci di perdere l’occasione di poter ripensare totalmente e radicalmente la nostra mobilità” conclude la capogruppo M5S.