“Secondo il report di Legambiente l’Emilia-Romagna è l’unica regione, assieme alla Lombardia, dove si sono registrati più sforamenti dei limiti di ozono e pm10 in tutti i capoluoghi di provincia. Si va dai 48 di Forlì ai 117 di Modena per un totale di 672 giorni suddivisi su tutte e nove i comuni capoluogo. Un dato che la dice lunga sulla totale inconcludenza delle politiche di miglioramento della qualità dell’aria messe in campo da Bonaccini e dalla sua giunta”. È questo il commento di Andrea Bertani, consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, riguardo al report presentato ieri da Legambiente sull’inquinamento atmosferico in Italia.
“A Modena, Parma e Reggio Emilia nello scorso anno l’aria è diventata irrespirabile quasi un giorno su tre – ricorda Bertani – Chi sta meglio, come per esempio Forlì, Bologna e Ferrara, hanno comunque dovuto subire più di un mese complessivo di sforamenti. A questo punto ci viene da chiedere quali siano i risultati dei provvedimenti decisi dalla Regione dopo il clamoroso dietrofront sul blocco degli Euro 4, il pasticcio su caminetti e biomasse ed il mancato coordinamento con le regioni del bacino padano. L’impressione, surrogata anche dai dati di Legambiente, è che i divieti restino solo sulla carta e che i controlli dei Comuni siano praticamente inesistenti o inefficaci. Senza contare che nonostante gli annunci roboanti nessuno ha ancora visto i famosi incentivi promessi da Bonaccini per poter rottamare le auto più inquinanti. Come sempre – conclude Andrea Bertani – la Regione finge di interessarsi della salute dei cittadini lasciando che siano la pioggia o il vento a migliorare la qualità dell’aria che respiriamo. È ora di un cambio radicale alle politiche alla guida di questa Regione”.