“I palliativi tirati fuori dal cilindro, come il blocco domenicale delle auto, ogni volta che l’aria torna ad essere irrespirabile nelle nostre città non serviranno a niente se la Regione non si decide una volta per tutte a prendere delle decisioni strutturali. Servono impegni da rispettare sia riguardo al sistema dei trasporti che rispetto a quello energetico, altrimenti anche il nuovo Piano aria è destinato al fallimento più totale”. È questo il commento di Andrea Bertani e Gianluca Sassi, consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle, riguardo alla nuova emergenza smog che si sta registrando in quasi tutte le grandi città della nostra regione, da Rimini a Piacenza, passando per Bologna e Reggio Emilia, con continui sforamenti dei limiti di PM10.
“La situazione che si sta verificando in questi giorni è l’esatta fotocopia di quanto ormai da anni succede in Emilia-Romagna – spiegano Sassi e Bertani – Di fatto è la dimostrazione di quanto la Regione sia in costante e perenne ritardo sui provvedimenti da attuare per il reale contrasto all’inquinamento. Il Piano aria, ora in itinere per la sua approvazione, rischia di rimanere una lista di buone intenzioni, anche condivisibili, se non si agisce sugli atti pianificatori che realmente agiscono sulle fonti primarie dell’inquinamento, ovvero trasporti ed energia”.
Per questo i due consiglieri del Movimento 5 Stelle chiedono alla Regione un reale cambio di passo, al netto degli slogan e dei provvedimenti di facciata che servono solo a rimandare il problema dello smog. “Se il piano regionale dei trasporti e quello energetico non puntano con forza su una vera efficienza energetica degli edifici e sul trasporto ad impatto zero, tutti gli sforzi fin qui fatti saranno inutili – concludono Sassi e Bertani – A cominciare dal nuovo Piano aria che sarà condannato alla totale inutilità. Per questo la Giunta lavori fin da subito ad un’azione integrata su questi temi”.