Stop alla chiusura delle biglietterie in provincia di Modena, prima tra tutte quella di Sassuolo: è la richiesta di Giulia Gibertoni che ha presentato una interrogazione che riguarda il tema del trasporto pubblico locale in particolare sulla decisione di SETA di chiudere alcune biglietterie e punti informativi delle autostazioni sostituendoli con macchine automatiche. “Quella che riguarda Sassuolo è assolutamente inconcepibile e rischia di provocare dei danni molto gravi ai cittadini – spiega Giulia Gibertoni – Di fatto si vuole private il territorio di una biglietteria che, oltre ad essere l’unica sul territorio di riferimento anche per il servizio ferroviario della Modena-Sassuolo, è utile anche per le informazioni riguardanti le altre corse di treni e autobus. L’effetto immediato di questa decisione sarà quello di creare consistenti disagi agli utenti più deboli, dagli anziani alle persone con disabilità che difficilmente potranno utilizzare le biglietterie automatiche. La disponibilità di queste macchine, infatti, non può supplire alla carenza o all’assenza di servizi di sportello come dimostra l’esperienza già purtroppo verificata in molte biglietterie gestite da Trenitalia, chiuse o con apertura fortemente ridotta: si colpiscono proprio gli utenti più deboli esponendoli al rischio di incorrere in sanzioni a fronte dell’inadeguatezza del titolo di viaggio acquistato”.
Ecco perché nella sua interrogazione Giulia Gibertoni invita la Regione a pretendere da Seta uno stop alla prevista chiusura delle biglietterie e ad attivare con urgenza quelle da poco chiuse, riservandosi eventuali azioni sanzionatorie nel caso SETA decida di andare avanti con questa politica. Quello di Sassuolo, infatti, non è un caso isolato visto che a partire da gennaio 2018 SETA ha previsto anche dei tagli per gli orari di apertura delle biglietterie dell’autostazione di Modena. “Singolare poi che i documenti relativi alle gare di appalto per i servizi di biglietteria non siano disponibili sul sito di SETA ma solo passando dagli uffici fisici della società. Anche su questo aspetto – conclude Giulia Gibertoni – la Regione dovrebbe pretendere maggiore trasparenza a una società che gestisce, a nostro avviso in modo non funzionale, il trasporto pubblico locale”.