No allo smantellamento della Polizia Postale a Rimini. A chiederlo è Raffaella Sensoli, consigliera regionale del M5S, che dopo la presentazione di un’interrogazione sul tema e l’approvazione di una risoluzione la scorsa settimana in Assemblea Legislativa, torna a chiedere alla Giunta di mobilitarsi contro il progetto di riforma all’esame del Ministero degli Interni che metterebbe a rischio la sopravvivenza della Polizia Postale anche a Rimini, così come denunciato anche dai sindacati di polizia.
“La situazione di Rimini, così come per le altre sezioni della Postale, è a dir poco surreale visto che il suo mantenimento è a costo zero per i cittadini – spiega Raffaella Sensoli – I locali vicini all’Arco d’Augusto e le utenze sono in carico alle Poste, quindi se il taglio fosse confermato sarebbe davvero difficile da comprendere anche perché da un lato aumentano i reati telematici e dall’altro si smantella a livello locale il corpo deputato a prevenirli e reprimerli. Per quanto riguarda la sezione riminese, solo negli ultimi due anni di parla di un migliaio di denunce ricevute e decine di arresti. Un lavoro che deve essere assolutamente tutelato”.
Per questo la consigliera regionale del M5S sollecita la Giunta ad intervenire “dando piena attuazione alla risoluzione proposta da noi in Assemblea e approvata anche dalle altre forze politiche in cui si chiede chiaramente che la Regione, soprattutto in sede di confronto con il Governo, richieda la garanzia di una presenza minima, articolazione territoriale e specializzazione delle forze dell’ordine sul territorio regionale, in particolare per quel che riguarda il lavoro della Polizia Postale impegnata nel contrasto ai crimini legati all’utilizzo delle nuove tecnologie che vendono spesso come vittime anche bambini e ragazzi”.