“La Giunta la smetta di farsi inseguire dalla giustizia ed utilizzi, come chiediamo da tempo, le graduatorie già pronte per individuare gli incarichi dirigenziali. Basta perdere ulteriore tempo e sprecare soldi pubblici. Se il TAR, come ci auguriamo, dovesse dare ragione ai funzionari che hanno fatto ricorso, saremmo di fronte ad un gigantesco danno erariale per la Regione che Bonaccini e i suoi assessori dovrebbero pagare di tasca propria”. È questo il commento di Silvia Piccinini, consigliera regionale del M5S, dopo che il Consiglio di Stato ha ordinato al Tribunale amministrativo dell’Emilia-Romagna di esprimersi sul merito del ricorso presentato da un gruppo di funzionari della Regione sulle procedure di selezione dei dirigenti esterni. Una procedura che era già finita nel mirino del MoVimento 5 Stelle attraverso la presentazione di diverse interrogazioni e accessi agli atti.
“Noi siamo convinti che la selezione dei dirigenti esterni messa in campo dalla Giunta fosse illegittima. Lo abbiamo sempre sostenuto e continueremo a farlo soprattutto adesso che il Consiglio di Stato ha obbligato il TAR a pronunciarsi finalmente sul merito della vicenda – spiega Silvia Piccinini – Una selezione, portata avanti con una procedura farsa e che ha visto premiate quelle stesse persone che ricoprivano in precedenza i medesimi posti anche da più di 20 anni grazie ad una nomina diretta, ignorando una graduatoria interna più che legittima. Per questo chiediamo alla Giunta di ritornare subito sui propri passi e utilizzare le graduatorie costruite con regolari concorsi. Se il TAR dovesse dare ragione ai funzionari che hanno presentato il ricorso per Bonaccini e la sua Giunta sarebbe una bocciatura bella e buona che metterebbe fine, una volta per tutte, all’arroganza politica e istituzionale con la quale sono state portate avanti scelte illegittime. Senza contare il fatto che ci troveremmo davanti a un palese danno erariale per le casse della Regione che ha pagato personale che non doveva e poteva selezionare. In quel caso – conclude Silvia Piccinini – chiediamo che siano proprio Bonaccini e i suoi assessori a farsi carico di tasca propria di questa spesa illegittima”.