“L’idea di consegnare i ragazzi delle medie solo ai genitori o agli adulti delegati all’uscita da scuola è del tutto irrealistica. In ogni caso la Regione, oltre a chiedere al Parlamento di intervenire al più presto per cercare di trovare una soluzione a quanto stabilito dalla Cassazione, potrebbe mettere in campo una serie di iniziative per risolvere questo problema, magari rendendo più sicuri i percorsi scuola-casa o avvalendosi di personale che potrebbe essere di supporto a quei genitori messi in difficoltà dalla precisazione di quest’obbligo”.
È questa la richiesta di Raffaella Sensoli ed Elena Foresti, rispettivamente capogruppo regionale e consigliera comunale a Bologna del MoVimento 5 Stelle, contenuta in una risoluzione che verrà discussa nelle prossime sedute dell’Assemblea Legislativa.
“La sentenza della Cassazione ha aperto un problema molto serio per quelle famiglie che per esigenze lavorative non riescono ad andare a prendere i propri figli all’uscita dalle scuole medie – spiegano Raffaella Sensoli e Elena Foresti – Un problema che non può assolutamente essere liquidato, così come ha incredibilmente affermato il ministro Fedeli, scaricando tutte le responsabilità sugli eventuali nonni di questi ragazzi. In attesa che il Parlamento cerchi un rimedio a questa situazione magari autorizzando i genitori a decidere se far uscire o meno in autonomia i propri figli e di conseguenza sollevando le scuole da ogni responsabilità, crediamo che la Regione possa cominciare a trovare delle soluzioni”.
Una proposta sarebbe quella di migliorare la sicurezza dei percorsi scuola-casa attraverso il coinvolgimento attivo di cittadini, giovani, volontari e persone che sono in attesa di trovare un’occupazione. “Presidiare questi percorsi, le fermate dei bus, o addirittura l’intera durata di questi spostamenti, potrebbe essere una soluzione per uscire dall’impasse creato dalla sentenza della Cassazione e dall’incertezza delle norme attuali. Per questo – conclude Raffaella Sensoli – ci aspettiamo che la Regione si muova e non perda tempo”.