“La Regione chieda maggiori risorse al Governo, o in alternativa trovi dei propri canali finanziari, per garantire la presenza degli assistenti educativi professionali nelle scuole a sostegno degli studenti disabili. Il vuoto creato dalla scomparsa a metà della Province sta mettendo seriamente a rischio un servizio fondamentale per l’integrazione scolastica e il rispetto del diritto allo studio, come dimostra anche il caso, fortunatamente risolto, dello studente di Forlì che rischiava di non poter partecipare a una gita con gli altri compagni di classe”.
È questa la richiesta di Raffaella Sensoli, capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle, contenuta all’interno di una risoluzione e una interrogazione presentata alla Giunta riguardo alla mancanza di fondi che mette seriamente a rischio la dotazione all’interno delle scuole della figura degli assistenti educativi professionali, ovvero persone che curano gli aspetti educativi-relazionali in rapporto all’autonomia e all’identità dell’alunno con disabilità e collaborano con i docenti della classe per favorirne l’integrazione.
“Il pasticcio fatto dal governo Renzi sulle Province sta mettendo a rischio la presenza di queste figure all’interno delle classi perché mancano i soldi per pagarli – spiega Raffaella Sensoli – Per questo chiediamo alla Giunta e al presidente Bonaccini di intervenire al più presto per evitare che un servizio previsto dalla legge 104 del 1992 scompaia e che a farne le spese siano proprio gli studenti disabili e le loro famiglie”. Per questo sia nella risoluzione che nell’interrogazione la capogruppo regionale del M5S invita la Giunta a intervenire per assicurare “questo aspetto fondamentale del diritto allo studio, anche attraverso il ricorso a i diversi strumenti finanziari utilizzabili”.