Utilizzare il porto di Ravenna per evitare il blocco di alcune tipologie di merci causato dalla protesta dei portuali di Trieste contro il green pass. È la proposta avanzata da Silvia Piccinini, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle, per cercare di evitare ripercussioni sulla distribuzione delle merci in arrivo al porto di Trieste e che rischiano di restare bloccate a causa dello sciopero annunciato dai lavoratori che si oppongono all’esibizione della certificazione verde.
“Già nei giorni scorsi l’autorità portuale di Ravenna aveva annunciato che, grazie all’alta percentuale di vaccinati tra i lavoratori, un’eventuale protesta contro il green pass non avrebbe avuto gravi ripercussioni sull’operatività del porto – spiega Silvia Piccinini – Una previsione che sembra essere confermata anche dall’assenza di disagi registrati questa mattina. Ecco perché credo che Ravenna abbia tutte le carte in regola per diventare un’alternativa sicura e vantaggiosa per la movimentazione delle merci in arrivo in questi giorni nell’alto Adriatico e che potrebbero subire uno stop a causa degli scioperi in atto a Trieste. Ovviamente bisognerà restringere il campo a una tipologia di merci che si adatta alla conformazione e alla capacità del porto di Ravenna, tenendo anche conto di un diverso pescaggio delle navi, ma credo che in questo delicato momento che sta attraversando il Paese creare le condizioni perché ciò avvenga possa essere un segnale importante. Ecco perché chiediamo che la Regione, gli Enti Locali e lo stesso Governo valorizzino lo sforzo compiuto ancora una volta dal nostro porto, dalle maestranze e dalle imprese che vi lavorano, promuovendo la piena operatività dello scalo di Ravenna anche in questa fase, in modo che le preoccupanti proteste di questi giorni non abbiano l’impatto molto pesante che si sta temendo” conclude Silvia Piccinini.