“Con l’archiviazione della petizione popolare sul pronto soccorso e sull’automedica dell’ospedale di Scandiano di fatto si mette un bavaglio alle legittime richieste dei cittadini. Una decisione incomprensibile che tratta come carta straccia le 5400 firme raccolte sul territorio e che chiedevano soltanto la tutela del sacrosanto diritto alla salute”. È quanto dichiara Silvia Piccinini, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle, assieme ai consiglieri comunali M5S di Scandiano Patrizia Maselli e Marco Barbanti e a quello di Casalgrande Giorgio Bottazzi, riguardo alla decisione da parte dell’Ufficio di presidenza dell’Assemblea Legislativa di procedere all’archiviazione delle 5400 firme depositata a maggio per chiedere la riapertura 24 su 24 del Pronto soccorso di Scandiano e il ripristino dell’auto medica dell’ospedale Magati.
“Anche se non abbiamo potuto esprimere la nostra contrarietà a questa decisione, visto che il MoVimento 5 Stelle in Regione non è rappresentato nell’Ufficio di presidenza, – aggiunge Silvia Piccinini – si tratta di una decisione che ci lascia davvero amareggiati perché ignora completamente quella che era una precisa richiesta da parte di un territorio che già da tempo ha dovuto subire la chiusura del Pronto soccorso ed il conseguente taglio dei servizi sanitari. Ci saremmo aspettati più attenzione da parte della maggioranza e dalla presidente Petitti, e una maggiore disponibilità al confronto con i cittadini” conclude la capogruppo regionale M5S