Scandalo Cispadana, progetto da azzerare. Bonaccini venga in Commissione

“Bonaccini venga al più presto in Commissione a fare chiarezza sullo scandalo che sta travolgendo Cispadana e Passante Nord. Crediamo sia un atto dovuto visto che, a prescindere dall’esito delle indagini, quanto sta succedendo rischia di spazzare via una volta per tutte la credibilità delle politiche regionali sul tema delle infrastrutture e dei trasporti”.

Sono queste le parole di Giulia Gibertoni, capogruppo M5S in Regione che ha appena presentato una richiesta di convocazione del Presidente della Giunta regionale per svolgere una informativa sui progetti dell’Autostrada Cispadana e del Passante Nord di Bologna al centro dell’inchiesta che ha portato, dopo la mozione di sfiducia alla Camera presentata dal M5S, alle dimissioni del ministro Lupi.

“Le intercettazioni che riguardano l’ex assessore Peri e l’ex consigliere regionale di maggioranza Fiamminghi gettano un’ombra inquietante sul sistema degli appalti e sull’etica dei nostri amministratori pubblici – aggiunge Gibertoni – Serve fare chiarezza al più presto, prendere le distanze in modo netto da certi comportamenti e mettere in pratica azioni concrete che ne possano neutralizzare gli effetti. Cispadana e Passante Nord oltre che essere opere inutili e dannose sono frutto degli intrallazzi sempre più frequenti tra politica e malaffare. È arrivato il momento di abbandonare una volta per tutte questi progetti”.

Per farlo la capogruppo del M5S in Viale Aldo Moro ha presentato una interrogazione che verrà discussa nella prossima seduta dell’Assemblea Legislativa per chiedere alla Giunta di operare un radicale cambio di strategia, dirottando le risorse destinate a Cispadana e Passante Nord in investimenti per la rete ferroviaria regionale e per la sicurezza dei trasporti. “Dobbiamo evitare un enorme spreco di risorse pubbliche – conclude Gibertoni – Realizzare queste due opere era sbagliato prima e lo è ancor di più adesso alla luce di quel che sta emergendo dalle indagini della magistratura. La Cispadana non è al servizio dei territori che attraversa, ma si propone come alternativa fallimentare alla via Emilia. Su quella direttrice non servono nuove strade di nessun tipo, ad oggi non sono noti flussi di traffico e di merci che le possano giustificare”.