“Lo stop ai cantieri per il nuovo Sant’Agostino dimostra che ci avevamo visto giusto. Per fortuna con il nostro esposto siamo arrivati in tempo altrimenti si sarebbe compiuto l’ennesimo sfregio urbanistico in deroga a qualsiasi regola”. È questo il commento di Giulia Gibertoni sulla rinuncia da parte del Comune di Modena ad avviare i cantieri per il comparto Sant’Agostino dopo che il M5S aveva presentato prima una interrogazione alla giunta regionale, e poi un esposto in Procura, denunciando palesi irregolarità nella gestione del Piano strutturale comunale della città della Ghirlandina.
“Quanto successo a Modena deve far riflettere sull’opportunità di ridare alle Regioni le competenze in materia urbanistica, adesso passate totalmente nelle mani delle nuove Province – aggiunge Giulia Gibertoni – Non è eticamente giusto, né tantomeno politicamente accettabile, che sia il presidente della Provincia a dover controllare i Psc dei singoli Comuni se rischia di coincidere con il sindaco del capoluogo: controllore e controllato sarebbero la stessa cosa. Per questo – conclude la capogruppo M5S – crediamo che ridare subito alle Regioni questo tipo di competenze possa funzionare da garanzia per evitare rischi di ‘legalità liquida’ come quella che è andata in scena al Sant’Agostino”.