Sanità, Piccinini (M5S): “No al taglio dei posti letto. Regione chieda deroga per Bologna”

“Gli oltre 200 posti letto in meno previsti nella riorganizzazione ospedaliera dell’area metropolitana di Bologna è inaccettabile. La Regione blocchi questi tagli e chieda una deroga a quanto impone il Ministero della Salute”. È questa la richiesta di Silvia Piccinini, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, contenuta all’interno di una interrogazione rivolta alla Giunta sul progetto di riorganizzazione sanitaria che prevedrebbe una riduzione di oltre 200 posti letto per la sola città di Bologna.

“L’obiettivo di questo piano è, come noto, portare la dotazione dei posti letto pubblici e accreditati a 3,7 posti letto per 1.000 abitanti e quindi raggiungere un criterio determinato a livello nazionale con il decreto 70 del 2015 – spiega Silvia Piccinini – L’area metropolitana di Bologna però a nostro avviso non dovrebbe adeguarsi a questo sistema in modo completamente automatico ma dovrebbe invocare un correttivo che tenga conto del fatto che gli ospedali della città sono caratterizzati da sempre da una forte mobilità sanitaria attiva, in quanto attraggono pazienti da tutto il territorio nazionale. Inoltre Bologna ha un afflusso turistico costantemente in aumento ed una presenza non indifferente di studenti universitari, provenienti da fuori Regione ma anche da altri Paesi. Tutti elementi che di fatto rendono la richiesta di assistenza sanitaria molto superiore a quella prevista e stabilita dal decreto ministeriale”.

Per questo nella sua interrogazione la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle chiede alla Regione di bloccare il taglio dei posti letto in atto sull’area metropolitana di Bologna invocando una deroga all’obiettivo indicato dal decreto ministeriale 70/2015. “L’impatto che questo taglio potrebbe avere sul nostro sistema sanitario, già messo a dura prova dall’emergenza con cui ogni giorno i nostri Pronto Soccorso devono convivere, sarebbe devastante – conclude Silvia Piccinini – Anche perché proprio quest’ultima criticità è stata risolta, invece che con un maggiore investimento di risorse e personale così come il Movimento 5 Stelle chiedeva, con il blocco nei ricoveri nei reparti. Una toppa assolutamente insufficiente che adesso il taglio di 200 posti letto potrebbe far saltare e aprire una voragine enorme”.