Rifinanziare al più presto il fondo per la sicurezza sismica delle strutture sanitarie che soltanto in Emilia-Romagna sta provocando la perdita di quasi 130 milioni di euro e lo stop a dieci importanti cantieri da Parma a Rimini, passando per Bologna e Modena. È quanto prevede la risoluzione presentata dalla capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle, Silvia Piccinini, e approvata oggi dall’Assemblea Legislativa al termine dell’informativa dell’assessore regionale alla sanità Raffaele Donini sul taglio di 1,2 miliardi dei fondi del PNRR deciso dal governo Meloni (richiesta sempre dalla consigliera M5S).
“La scure del governo Meloni che si è abbattuta sul fondo ‘Verso un ospedale sicuro e sostenibile’ e che riguarda le opere per la sicurezza sismica delle nostre strutture ospedaliere avrà delle ripercussioni importanti per i progetti già avviati sul nostro territorio così come ha confermato oggi in aula l’assessore Donini – spiega Silvia Piccinini – Si tratta in tutto di dieci interventi, alcuni già avviati ed altri in fase di cantierizzazione imminente come quella di Forlì, che rischiano di bloccarsi o di non partire mai. Sarebbe davvero un duro colpo per il nostro sistema sanitario con ricadute economiche e sociali che andrebbero ben oltre la quota di fondi mancanti”.
Nella risoluzione che ha avuto l’ok dall’aula si invita la Giunta a sollecitare il Governo “affinché provveda con urgenza al rifinanziamento degli investimenti destinati alla realizzazione del programma denominato ‘Verso un ospedale sicuro e sostenibile’, nel più ampio quadro di un’azione politica a sostegno del Servizio sanitario nazionale e regionale”. “Sono soddisfatta che la maggioranza abbia detto sì alla mia risoluzione finalizzata a richiedere attenzione e risorse per il nostro sistema sanitario – aggiunge Silvia Piccinini – Resta il rammarico per aver visto, invece, i partiti di centrodestra votare contro dando così uno schiaffo a quel sistema sanitario che ogni giorno dicono di voler difendere. Tagliare o azzerare gli interventi per la sicurezza dei nostri ospedali significa impoverire ulteriormente la sanità pubblica in Emilia-Romagna. Evidentemente questa, per loro, non è una priorità” conclude la capogruppo regionale M5S.