“È inaccettabile che mentre i lavoratori del comparto sanitario stanno ancora aspettando i pagamenti degli incentivi del 2017, l’Ausl di Modena abbia provveduto nell’ultima busta paga di ottobre a pagare i premi ai suoi dirigenti. Una disparità di trattamento inaudita: a questo punto se la Regione sta a guardare vuol dire che avalla un tale comportamento”. Giulia Gibertoni ha presentato una una interrogazione chiedendo spiegazioni alla giunta regionale su quanto messo in atto dall’Ausl di Modena nei giorni scorsi e che riguarda il pagamento dei premi ai suoi dirigenti.
“A quanto ci risulta i premi di risultato per l’anno 2017 sono stati riconosciuti già nella busta paga di ottobre ai dirigenti dell’Ausl – spiega Giulia Gibertoni – Pagamento che è stato preceduto anche da una lettera di accompagnamento con la quale si informava gli stessi della novità con tanto di ringraziamenti. Ben diverso il trattamento per il personale del comparto a cui si continuano a richiedere sacrifici, attesa e atti di fiducia in bianco: parliamo di oltre 4000 persone che stanno ancora aspettando il pagamento degli incentivi del 2017 nonostante la sottoscrizione degli accordi prevedesse il contrario. Si tratta di una disparità di trattamento evidente e inaccettabile. Anche se questa decisione fosse attuabile da un punto di vista legale, credo che sarebbe stato più opportuno sospendere, per equità ed opportunità, il pagamento degli incentivi a tutto il personale, senza distinzioni di nessun genere. Non si capisce come abbia potuto la Direzione aziendale, sia quella generale che amministrativa, assumere un tale atteggiamento discriminatorio, senza precedenti nella storia dell’AUSL di Modena. Non è accettabile e non è etico che i dirigenti, grazie al lavoro di tutto il personale AUSL, percepiscano un premio di risultato oltre alla retribuzione ordinaria, mentre il resto del personale debba subire un trattamento discriminatorio”.
Inoltre la Consigliera mette in evidenza che “nei servizi “unificati” tra azienda ospedaliera ed azienda USL, negli stessi uffici, le stesse mansioni pare che vengano diversamente retribuite a seconda che il personale addetto appartenga all’AUSL (senza incentivi 2107) oppure all’Azienda Ospedaliera (con gli incentivi)”. Ecco perché nella sua interrogazione Giulia Gibertoni chiede alla Regione di intervenire innanzitutto sostituendosi all’AUSL di Modena, anticipando per essa il premio di produzione agli operatori sanitari per porre così rimedio al caso.
“Ci sono anche altri casi di cui la Regione dovrebbe occuparsi, soprattutto per quel che riguardo l’uso disinvolto fatto – sempre dall’Ausl di Modena – di alcune forme particolari di contratti a tempo determinato e dei borsisti – conclude Giulia Gibertoni – Anche su questo tema ho chiesto nel mio atto ispettivo maggiore attenzione da parte della Regione, assieme all’ormai gravosa situazione del poliambulatorio di via del Pozzo dove c’è ancora molto da fare per garantire sicurezza alle persone che lavorano quotidianamente in quella struttura”.