“L’invio di 25 provvedimenti disciplinari ad altrettanti medici di continuità assistenziale che avevano osato sollevare dei dubbi sulla riorganizzazione del servizio di guardia medica a Modena è molto grave. Si tratta di un discutibile tentativo di mettere bavagli a chi ha sollevato legittimamente delle perplessità su un progetto di riorganizzazione che va a incidere sull’erogazione dei servizi ai cittadini. Per questo invitiamo la Regione e l’ASL ad azzerare tutti i provvedimenti disciplinari”.
È questa la richiesta di Giulia Gibertoni contenuta all’interno di una interrogazione presentata sul caso dei provvedimenti disciplinari a carico di 25 medici di continuità assistenziale al centro di una polemica con i vertici dell’ASL di Modena sulla decisione di riorganizzare il servizio di Guardia medica. E’ di oggi la segnalazione che sarebbero in arrivo ben 25 procedimenti disciplinari a carico di altrettanti professionisti che avevano sollevato dubbi e manifestato proposte costruttive.
“A nostro avviso i medici hanno espresso delle preoccupazioni del tutto condivisibili, evidenziando la mancanza di vigilanza all’intero della nuova struttura, l’assenza di miglioramenti della qualità del servizio offerto tanto sbandierata dall’ASL oltre che dei dubbi sui costi aggiuntivi di tutta l’operazione, costi che non è ancora chiaro a chi saranno attribuiti. Ed è inaccettabile che per aver espresso queste perplessità si passi addirittura ad un’azione disciplinare collettiva”.
Per questo nella sua interrogazione Giulia Gibertoni invita Regione e ASL al ritiro immediato delle sanzioni. “Invece che punire i medici per aver espresso delle preoccupazioni sulla sicurezza del loro lavoro – conclude Gibertoni – forse l’ASL dovrebbe concentrarsi sul potenziamento del servizio di guardia medica integrando le posizioni mancanti dato che oggi l’organico complessivo è limitato alla presenza di 25 medici mentre il territorio modenese dovrebbe disporre di 38 camici bianchi”.