SANITA’, LA MANOVRA DEL GOVERNO METTE A RISCHIO IL SISTEMA REGIONALE. M5S: “PRONTI A BATTERCI PERCHE’ LA SANITA’ RESTI PUBBLICA”

Non sarà di 3,5 miliardi di euro l’incremento delle risorse nel Fondo sanitario nazionale nel 2025, ma solamente di 1,3 miliardi. E così se ad oggi sono già 4,5 milioni le persone che in Italia rinunciano a visite ed esami (dati Istat), in un prossimo futuro la situazione potrà solo peggiorare. Con queste parole la deputata del Movimento 5 Stelle Stefania Ascari, il senatore e coordinatore regionale Marco Croatti, il coordinatore regionale Gabriele Lanzi e la capogruppo in Regione Silvia Piccinini commentano gli interventi che il governo Meloni sta inserendo all’interno della manovra in materia di sanità. “In questo modo – proseguono – con il continuo taglio dei servizi e la riduzione degli investimenti si finirà per penalizzare una volta di più il sistema sanitario regionale. E di conseguenza le persone, che devono poter continuare ad accedere nella maniera più semplice e lineare alle cure e all’assistenza pubblica. In questo modo si favorisce il sistema privato e questo non è accettabile”. Il sistema regionale dell’Emilia-Romagna mantiene livelli alti di standard nelle prestazioni per la competenza delle persone che ogni giorno vi lavorano e degli strumenti di cui si è dotato, ma non può fare a meno delle risorse del Fondo sanitario nazionale. “La dura lezione del Covid evidentemente non è stata compresa fino in fondo – concludono gli esponenti del Movimento 5 Stelle – e noi siamo pronti a batterci perché questi principi vengano tutelati. Non possiamo correre il rischio di un nuovo disastro sociale”.