“No alla soppressione del Servizio veterinario e igiene degli alimenti, assorbito dal Sevizio sanità pubblica.” Per Giulia Gibertoni del Movimento 5 stelle, che ha presentato una risoluzione all’Assemblea legislativa, con questo provvedimento “la professione veterinaria è ridotta a mero strumento di supporto a non meglio definite azioni di programmazione, pianificazione e monitoraggio di attività”.
È già possibile, spiega la consigliera, “intravvedere il rischio di un impoverimento del ruolo professionale complessivo della veterinaria pubblica regionale e poi di un passaggio di competenze sanitarie a funzioni non veterinarie, per il solo fine di un risparmio economico in realtà illusorio: il veterinario pubblico è il primo agente di un’azione di prevenzione a garanzia della salubrità di numerosi alimenti”.
In una regione come l’Emilia-Romagna, rimarca la pentastellata, “in cui il settore agroalimentare è vero e proprio pilastro economico, con tassi di esportazione a doppia cifra e con margini di sviluppo notevoli, la diluizione delle competenze veterinarie, in un servizio che raggruppa ambiti e competenze diverse, rischia di essere un elemento di debolezza”. Gibertoni, pertanto, sollecita “la riapertura di un tavolo di confronto costruttivo con i medici veterinari e con le loro organizzazioni e associazioni di categoria, partendo dal presupposto che una forte autonomia della funzione veterinaria non costituisce solo un riconoscimento di quanto fatto finora, ma anche una garanzia per il futuro, non solo per i cittadini ma anche a beneficio delle peculiarità agroalimentari regionali”.