“La Regione dà 3 milioni di euro al Comune di San Lazzaro senza conoscere nel dettaglio il progetto di riqualificazione che andrà a finanziare e la sua reale sostenibilità. Il nostro sospetto è che dietro a questa operazione ci sia esclusivamente il tentativo di mettere una pezza alla bufera creata dallo stop alla ormai famosa colata di Idice. Insomma, come al solito, il PD con una mano toglie ma con l’altra dà”. È questo il commento di Silvia Piccinini, consigliera regionale del M5S, riguardo al progetto di riqualificazione urbana del Comune di San Lazzaro denominato AR.B.2” che prevede un investimento complessivo di 18 milioni di euro, di cui 3 finanziati dalla Regione, che ieri è stata esaminata dalla Commissione Ambiente e Territorio dell’Assemblea Legislativa e che approderà in aula nelle prossime settimane per il via libera definitivo.
“Questo progetto, nei princìpi condivisibile perché andrà a riqualificare un’area destinandola a servizi di pubblica utilità, ha troppe lacune e rischia di essere l’ennesimo regalo alla lobby del cemento – spiega Silvia Piccinini – In particolare l’accorpamento delle scuole elementari Donini con le Jussi, infatti, libererà di fatto un’area che sarà abbattuta e in cui pare si costruiranno dei nuovi complessi di edilizia residenziale e sociale. È incredibile come né la Regione, né tantomeno il sindaco di San Lazzaro, siano stati capaci di fornirci indicazioni e spiegazioni precise su questo intervento, se sia stato fatto uno studio di fattibilità sui costi e benefici. Visto che si sta per abbattere una scuola costruita 40 anni fa vorremmo capire se si tratta di un intervento necessario oppure se poteva essere evitato, magari puntando su un suo recupero funzionale anche dal punto di vista energetico”.
Tutti dubbi che in Commissione nessuno è stato capace di sciogliere e che non fanno altro che alimentare il sospetto del M5S che questa demolizione sia un atto necessario per creare uno spazio ad hoc per chi poi dovrà costruirci nuove case. “San Lazzaro ha bisogna ancora di nuovi appartamenti? Il sindaco di San Lazzaro non sa quanti sono gli edifici sfitti presenti nel suo comune? – conclude Silvia Piccinini – Prima di progettare la costruzione di nuovi edifici, di case che poi rischiano di restare desolatamente vuote per anni, forse bisognerebbe conoscere nel dettaglio questa situazione. Altrimenti questa riqualificazione non sarà altro che l’ennesimo regalo ai costruttori”.