“I lavori di ripascimento delle spiagge lungo tutta la costa dell’Emilia-Romagna sono cominciati in grave e notevole ritardo, obbligando turisti, anziani e bambini che già dai primi di giugno affollavano le nostre spiagge, a fare slalom tra i cantieri, ruspe e camion. Un ritardo del quale la Regione non può lavarsene le mani, scaricando ogni responsabilità sui tempi tecnici dei finanziamenti stabiliti dal Governo visto che si tratta dello stesso suo colore politico”. È questo il commento di Raffaella Sensoli, consigliera regionale del M5S, dopo che il sottosegretario Andrea Rossi questa mattina ha risposto a un question time, in apertura della seduta dell’Assemblea Legislativa, riguardante proprio i ritardi con cui sono partiti i lavori di ripascimento della costa.
“Lavori necessari e programmati da tempo ma che sarebbe stato opportuno concludere prima dell’inizio della stagione estiva e non, come è stato fatto, facendoli slittare a ridosso della fine di giugno – spiega Raffaella Sensoli – Lavori che, vale la pena ricordarlo, hanno provocato disagi ai bagnanti ma che soprattutto rischiano di compromettere ancor di più l’avvio della stagione turistica già alle prese con un clima non benevolo amplificato dal meteo terrorismo e con i continui e gravi divieti di balneazione che come ogni anno stanno facendo capolino lungo tutta la nostra costa. Per questo sarebbe stato opportuno che questi lavori si concludessero al massimo per la fine del mese di maggio. Questo ritardo di quasi un mese non fa di certo bene al nostro turismo”.
La consigliera regionale del M5S ha ricordato poi che i 20 milioni di euro spesi per effettuare i lavori di ripascimento non possono e non devono essere considerate un fiore all’occhiello da parte della Regione visto che si tratta di una spesa alimentata da un fenomeno, quello dell’erosione della costa, provocato anche dalle trivellazioni in mare che la Regione ha difeso e difende a spada tratta. “Da un lato si fanno favori ai petrolieri e dall’altro si spendono soldi dei cittadini per limitare i danni delle attività delle trivelle – conclude Raffaella Sensoli – Questa è l’assurda coerenza della politica di questa Giunta”.